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Cronaca

Avviato in questi giorni il "Coordinamento Donne Agci"

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Olbia.it

Pubblicato il 27 March 2012 alle 09:48

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In questi giorni è stato avviato in casa Agci (Associazione Generale Cooperative Italiane) il “Coordinamento Donne AGCI”. Le Associazioni territoriali hanno comunicato lerappresentanti da ciascuna indicate, per garantire lapartecipazione di tutte alla prima riunione delCoordinamento stesso, durante i quale sono stati costituiti gliOrganismi definitivi. La coordinatrice, Sandra Miotto, ha illustrato le attività finorasvolte e le iniziative promosse anche in collaborazione con Confcooperative e Legacoop, nonché i progetti in corso volti allavalorizzazione del contributo femminile all'interno delle imprese e proposto un programma di lavoro incentrato su alcune azioniprioritarie. In questa occasione è stato fatto anche un monitoraggio dellapresenza di AGCI negli organismi delle pari opportunità. Per la Sardegna, e per AGCI Gallura, il PresidenteMichele Fiori, con approvazione unanime del Comitato di Presidenza del26 gennaio scorso, la Sig, ha indicato Rosina Niola, presidente della “Voglia diVivere”, Cooperativa Sociale che da 27 anni opera nel settoresociale in alta Gallura e, da 25, gestisce l'asilo nido del Comune diCalangianus. Una realtà di impresa no profit voltaa creare occupazione femminile nel delicato settore dei serviziall'infanzia. Un buon viatico per la nuova carica in seno AGCI.Il presidente Fiori, nell'assicurare il supporto dell'associazione alnuovo organismo e alla propria delegata, ha annunciato nuoveiniziative per dare voce ad una realtà associativa che vede alproprio interno (Pov OT) il 45% di dirigenti donne, dato che,confrontato a quello nazionale che vede attualmente occupazionefemminile del 52%, con punte del 80% nel settore dei servizi allapersona, acquisendo rilievo nel quadro nazionale. Come riportato dallaAlleanza delle Cooperative italiane, l'8 marzo: «Avere il 52% didonne occupate su 1.200.000 persone occupate delle nostre 43.000imprese cooperative è un segno di grande modernità sociale edeconomica della cooperazione. Migliorare l’accesso e la condizionedella donna sul lavoro è misura di civiltà. Incentivarnel’occupazione è condizione di crescita del PIL del Paese. Secondo idati di Bankitalia con occupazione femminile al 60% avremmo + 7% diPIL».