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Pubblicato il 13 July 2019 alle 10:50
Sassari, 13 luglio 2019 –L'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha approvato nei giorni scorsi, con ladelibera numero 571, unaprocedura di prevenzione e contenimento degli atti di maltrattamento e aggressione a danno degli operatori. L'obiettivo è quello di contenere gli atti di maltrattamento e aggressione contro gli operatori sanitari, mettere in campo procedure e misure, sia organizzative sia strutturali, per ridurre il rischio di comportamenti aggressivi nei riguardi del personale in servizio. Si vuole dare, inoltre, a tutti gli operatori le conoscenze e le competenze per valutare, prevenire e gestire questi eventi.
A elaborare la procedura, che prevede indicazioni operative volte a salvaguardare e tutelare gli operatori in caso di determinate situazioni di rischio, è stato il gruppo di lavoro formato dalle strutturePrevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, Qualità accreditamento e gestione del rischio, Direzione medica di presidio, Pronto soccorso, Professioni sanitarieemedico competente.
Alla base ci sono i casi di aggressione, sia verbale che non, a danno degli operatori dell'Aou da parte di utenti in generale, quindi pazienti e familiari dei pazienti. Era pertanto necessario stilare una procedura e prevedere delle attività di prevenzione e un monitoraggio, così come richiesto da un'apposita raccomandazione del ministero della Salute sulla prevenzione degli atti di violenza contro gli operatori.
Questi rappresentano veri e proprieventi sentinellache richiedono l'adozione di opportune iniziative di protezione e prevenzione.
«Il fenomeno deve essere tenuto in debito conto e non deve essere minimizzato –afferma il direttore generale Nicolò Orrù– va monitorato, contrastato e affrontato con decisione. Ecco perché è necessario mettere in campo un corretto monitoraggio e predisporre azioni di prevenzione, contenimento a tutela degli operatori».
Un ruolo importante, previsto nella procedura, lo giocherà la formazione del personaleper favorire un senso di fiducia tra gli operatori. Si dovrà puntare a far sì che tutto il personale abbia conoscenza dei rischi potenziali e delle procedure da seguire per proteggere se stessi e i colleghi da atti di violenza.
I dati epidemiologici, così come si legge nella delibera 571, evidenziano che la violenza a carico degli operatori sanitari è un fenomeno in continuo aumento ed è presente in tutti gli ambiti di assistenza socio-sanitaria, anche se il fenomeno è sottostimato per le mancate segnalazioni e pertanto talvolta sottovalutato. L'Aou di Sassari darà il suo contributo anche per la realizzazione di apposita procedura a valenza regionale.
In Aou nessuna area viene considerata a rischio zero, ecco perché la procedura dovrà essere adottata da tutte le strutture aziendali, con priorità per quei reparti che vengono considerati a rischio elevato. Tra i più sensibili ilPronto soccorso, lestrutture psichiatriche, lesale d'attesae, in generale, tutte leunità operative di degenza.
La procedura elaborata mette in evidenzai fattori di rischio e l'identificazione del rischio.Fornisce, poi, misure generalidi prevenzione,suggeriscel'individuazione delle situazioni operative a maggiore vulnerabilità. Vengono poisuggeritemisure generali di tutela, misure specifiche di prevenzione e controllo, le strategie comportamentali da adottare con paziente "agitato" e per la valutazione del paziente in Pronto soccorso. A questesi aggiungonole strategie da adottare con l'utente in caso di aggressione fisica.
Gli operatori che potrebbero essere rimasti traumatizzati dagli episodi di maltrattamento e aggressione potranno contare sulsupporto psicologico.
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