Thursday, 05 June 2025
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Pubblicato il 12 March 2022 alle 06:00
Olbia. È partito l’autoarticolato che, negli ultimi giorni, è diventato il simbolo della solidarietà genuina verso la popolazione ucraina.
“Ognuno di noi ha parenti o amici che si trovano in difficoltà, io stessa sto aspettando di capire come aiutare i miei cugini che stanno cercando di sfuggire alle forze militari russe, attraversando il bosco ed il fiume per avvicinarsi al confine con la Polonia. Il carico in partenza oggi è in realtà il secondo, perché il primo (di dimensioni più ridotte) è già arrivato a destinazione; per fortuna abbiamo potuto avere la certezza che i beni spediti fossero arrivati, grazie alla conferma di una mia zia, presente lì sul posto. Ci tengo che vengano ringraziate tutte le persone e le aziende che hanno permesso che tutto ciò fosse possibile.
La nuova autoscuola di Tiziana Oggianu si è occupata della logistica ed organizzazione di tutta la filiera, con un ringraziamento particolare a Tiziana e Mauro;
Gavino Felice Murrighile che ha messo gratuitamente a disposizione il locale per lo stoccaggio e lo smistamento della merce; Lucianu Trasporti che si è occupato del trasporto da Olbia a Piacenza; GRIMALDI LINES che ha omaggiato la tratta marittima da Olbia a Livorno ed infine
l’UNASCA (associazione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) che ha finanziato l’importo totale del costo di trasporto da Piacenza al punto di frontiera tra Polonia e Ucraina” racconta Lidia Stadnychuk dell’associazione OCI.
Commossa Tiziana Oggiano, che aveva messo a disposizione la sua autoscuola come punto di raccolta “veder partire quell’autoarticolato ha segnato un momento di grande emozione per tutti noi, come se vedessimo concretizzarsi il frutto di tanti giorni di lavoro e sacrificio, con la certezza di poter portare un aiuto ed un sollievo a chi sta vivendo l’orrore della guerra. In realtà questa raccolta è stata una grande sorpresa, tutto è iniziato con l’idea di mettere insieme un po’ di beni di prima necessità da spedire; ma in pochissimo tempo siamo stati sommersi dalla solidarietà, l’autoscuola era traboccante di viveri, tanto che ho dovuto chiedere inizialmente a mio apdre di prestarmi parte del suo deposito. Poi Gavino Murrighile ci ha offerto il Delta Center e da lì abbiamo cominciato a vivere giorni faticosissimi ma anche di enorme soddisfazione; abbiamo riempito intere pedane di ogni genere di risorsa alimentare, oltre che di farmaci. Al momento abbiamo già dieci pedane di nuovo pronte a partire, questo per far capire le proporzioni della catena di solidarietà che si è generata. La cosa bella è che di volta in volta stiamo riuscendo a soddisfare sempre meglio le necessità, perché abbiamo contatti diretti con la Croce Rossa ucraina e con le strutture, per cui nel momento in cui ci segnalano che c’è bisogno di farmaci per i bambini di qualche orfanotrofio, siamo pronti a ricalibrare la spedizione. C’è molta necessità di farmaci da banco, di Tachipirina, Augmentin, cortisone (Bentelan) e disinfettanti; ci siamo battuti affinchè la nostra spedizione fosse diretta al confine, laddove per la popolazione ucraina è più semplice attingere. Stiamo già preparando un altro carico, nonostante la stanchezza profonda delle ragazze; ma quando si apre la porta della solidarietà, tutto è ben accetto, La prossima tappa internazionale sarà finanziata da un generoso privato che non vuole comparire; siamo al lavoro per procedere come per il carico appena partito, inserendo descrizioni bilingue per tutte le merci e differenziandole il più possibile”.
“Il mio grazie va a tutti quanti hanno fatto parte della filiera, da chi ha finanziato il viaggio a chi nel suo piccolo, ha voluto partecipare, come i ragazzi delle scuole e gli anziani che, nelle ristrettezze, hanno donato anche solo un pacco di pasta” conclude Oggiano.
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