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Sanità Olbia, dura risposta dei sindacati a Cisl: "ecco dove sta la realtà"

Parlano Cgil Fp, Uil Fpl e Nursind

Sanità Olbia, dura risposta dei sindacati a Cisl:
Sanità Olbia, dura risposta dei sindacati a Cisl:
Camilla Pisani

Pubblicato il 17 February 2024 alle 17:17

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Olbia. È un cammino lastricato di botta e risposta, quello verso lo sciopero generale del 19 febbraio.

Alle ultime dichiarazioni di Cisl Fp, i sindacati Nursind, Uil Fpl e Cgil Fp rispondono fermamente: "nostro malgrado ci vediamo costretti, da quello che riteniamo un maldestro tentativo di salvare la faccia da parte dei rappresentanti della FIALS e degli RSU CISL agli occhi dei lavoratori e dell’opinione pubblica, a fare alcune precisazioni. La vertenza oggetto dello sciopero Asl Gallura del 19 febbraio va avanti da oltre un anno e in questo lasso di tempo la Direzione Generale ASL Gallura non ha fatto altro che continuare a violare i diritti e le libertà sindacali previste dalle più basilari norme di legge e contrattuali, basta vedere i documenti di proclamazione dello sciopero per rendersene conto. Inoltre, unica Asl, non ha ancora provveduto a saldare quanto dovuto per la contrattazione 2022 ai dipendenti e non ha avviato quella 2023, figuriamoci 2024. Da un punto di vista organizzativo, sempre il Direttore Generale sta tentando di portare il modello Mater (dipartimenti Piattaforme), che non fa emergenza urgenza e che, soprattutto, non segue la cura del paziente dall’inizio alla fine per tutte le discipline (lo fa per pochissime), nella Sanità Pubblica che invece deve avere un carattere di universalità e globalità per tutte le cittadine e cittadini, dal più ricco al più povero. Ci pare inoltre che la rappresentante della Fials sia essa stessa candidata. Questo la dice lunga sulle ragioni per le quali la Fials è stata l’unica sigla a non aderire sin dall’inizio alla vertenza e sui motivi per i quali ora sottoscrive determinate dichiarazioni stampa. Con chi è candidata? Chi fa politica sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori? Chi si espone per far rispettare i loro diritti o chi si dissocia da candidata alle regionali?" dicono i vertici sindacali.

Che si rivolgono poi direttamente ai colleghi della Cisl: "per quanto riguarda gli Rsu Cisl, e in particolare il sottoscrittore della nota sopra citata, sa bene che sono state fatte numerose assemblee, molto partecipate e nelle quali non un solo lavoratore si è espresso contro lo sciopero, anzi hanno detto che un solo giorno è troppo poco. Infatti nell’ultima assemblea di mercoledì scorso, forse l’ottava riunione con i dipendenti, ne abbiamo già deciso due consecutivi. Queste brevi ma necessarie precisazioni per testimoniare ancora una volta dove sta la realtà e come stanno nel merito le cose, in allegato una dura nota di diffida alla ASL 2 e di richiesta di intervento al Prefetto inviata ieri, in quanto la Direzione Generale dell’Azienda, mettendo a repentaglio il diritto di sciopero delle lavoratrici e lavoratori a quella data non aveva ancora inviato nei vari servizi / dipartimenti / reparti i servizi minimi essenziali in caso di sciopero, atto obbligatorio ai sensi della legge" concludono i rappresentanti delle segreterie territoriali.