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Oschiri, addio a Nino Pericu: attore e uomo di cultura prezioso

Originario di Oschiri, ha animato la cultura della Sardegna

Oschiri, addio a Nino Pericu: attore e uomo di cultura prezioso
Oschiri, addio a Nino Pericu: attore e uomo di cultura prezioso
Olbia.it

Pubblicato il 29 December 2021 alle 16:47

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Oschiri. Il paese di Oschiri, ma anche tutto il Nord Est Sardegna, dice addio a un grande uomo di cultura: è morto Nino Pericu.

A tessere le sue lodi in un lungo post è il sindaco Roberto Carta: "È venuto a mancare Nino, un altro uomo di cultura! Come in una di quelle assurde processioni del paradiso dantesco, sempre più, sfilano in teorie interminabili, ma senza cori e candelabri, gli uomini della mia gente. Così scriveva Salvatore Satta e così constatiamo noi. Con la sua perdita ci mancherà il lettore. Le sue straordinarie letture poetiche. Dalle poesie satiriche dell’amato Migheli al dramma ispanico-barbaricino di “Jeo no ipo torero” di Mura Ena, dal “Cantu de su ‘entu bardaneri” di Franco Cocco a sa "Sa Divina Cumedia" di Pedru Casu, senza dimenticare le poesie in tabarchino e in catalano vincitrici dei premi di poesia. La voce di Nino Pericu ha interpretato alcuni dei componimenti più belli della poesia sarda contemporanea, contribuendo a renderli immortali. Poi ci mancherà l’attore. L’artista con profonde radici nel mondo del teatro più impegnato".

E ancora: "Dal locale al globale. Da “Sa Briga de sos Santos” di Migheli al “Canto del popolo Yiddish messo a morte” di Itzhak Katznelson, da sos “Sinnos” e "Pasca Devaddis" di Michelangelo Pira o "Sepultas" di Natalino Piras (suo grande compagno letterario) alle grandi interpretazioni di Gasmann. Ma anche l’attore che si è cimentato con le riprese filmate: dal Film “Angelo” di Gianni Langiu ai numerosi cortometraggi in omaggio ai vincitori dei premi di poesia in sardo. Ci mancherà senz’altro l’organizzatore di cultura. Il militante della cultura che a Oschiri, a Ozieri, a Mamoiada, a Osilo, a Tula, a Olbia, ad Alghero e in tanti altri centri della Sardegna è stato protagonista dell’organizzazione di eventi culturali dedicati soprattutto alla poesia e alla letteratura sarda; con un pensiero speciale rivolto ai poeti e agli scrittori nascosti, non solo a quelli affermati e noti. Ci mancherà la capacità e qualità di lettura e le relative affabulazioni. Dalle pagine culturali di “Repubblica” alle pagine letterarie dell’Argentina di Borghes, del Portogallo di Pessoa, del Messico di Gabriel Garcia Marquez, del Brasile di Guimaraes Rosa, dell’America di Don DeLillo. E tanti tanti altri. Insaziabile. Fino alla fine. Fino all’ultimo momento ha continuato a leggere. Come dire: eterna la lettura, effimera la morte. Poi ci mancherà l’osservatore, l’opinione intelligente".

"Ha vissuto intensamente la vita chi si è srotolata sotto i suoi occhi, osservato i fenomeni sociali o pseudo sociali che agitano il mondo, visto penetrare le istanze che ad ogni momento gli esseri umani propongono in nome della politica, dell’arte, della religione, della libertà. E le ha tutte tradotte e dissimulate in chiave oschirese. In tal senso, ci mancherà la sua capacità di non avere idoli. Nella maggior parte delle piccole comunità, soprattutto nel Novecento, l’ambiente aveva bisogno di idoli, di protezioni. Per questo il popolo assecondava la retorica dei politici, degli avvocati, della borghesia rurale e della borghesia dei commercianti. I poveri, assecondandoli, si sentivano di nobilitare se stessi vivendo in una sorta di privilegiata simbiosi con quelli. E così nasceva la voce corale di tutto un popolo che si muove intorno ai propri idoli. Nino non ha mai fatto parte di questo coro. Ci mancheranno gli insegnamenti di «su fizu de su cadreagiu». Su «fizu de Miali». Da qui il «Miali Logudoresu” reso famoso da Mimmo Bua. Su «fizu de su cadreagiu» e l’amore immenso per la sua famiglia e l’amore sterminato per Oschiri. Uno sguardo in grado di cogliere una delle più vive e penetranti rappresentazioni sulla stratificazione sociale a Oschiri, sul suo formarsi e dei suoi movimenti ed eventi interni dalla fine della guerra e per tutto il Novecento", continua il sindaco.

"Oschiri piange la scomparsa di un infaticabile promotore della storia e della cultura letteraria della nostra comunità: da Domenico Antonio Migheli a Nanni Pinna a Mario Pinna a Mimmo Bua a Placido Cherchi a Paolo Cherchi a Mario Vargiu a Nanni Foddai. Illustri poeti o letterati o semplici scrittori o interessati alla cultura che Nino ha sempre tutelato e promosso come protagonisti del nostro «saper essere» oschiresi nel mondo. Nelle riprese del film “Angelo”, Nino Pericu girò una scena con Giorgio Pala, un energico militante della cultura venuto a mancare proprio qualche giorno fa. A fine scena, ad un certo punto, Giorgio stava da solo in un angolo. Piangeva. Il motivo di queste lacrime era l’emozione provata per avere assistito alla bravura di Nino nel recitare. Bello ricordare un aneddoto di due pezzi da novanta della vitalità culturale che il nostro paese ha avuto negli ultimi decenni. Questa estate, a metà agosto, nel santuario di Castro, la sua voce registrata ha letto alcuni versi di "Sa Divina Cumedia" di Pedru Casu. L'occasione era una tappa del Time in Jazz a Oschiri. La sua voce in uno spettacolo ad alta intensità musicale e culturale con Paolo Fresu, Ramberto Ciammarughi, il Tenore Murales di Orgosolo, Bastianina Calvia e Domenico Campesi. Quella lettura sotto il cielo di Castro è stata la sua ultima lettura pubblica e anche un bel tributo alla sua voce e alla sua verità letteraria. A Lucrezia, Amelia, Paola, ai nipoti Francesco e Salvatore, ai generi Emanuele e Enrico e ai parenti tutti, le nostre più sentite condoglianze", conclude Carta.