Wednesday, 02 July 2025
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Pubblicato il 25 November 2020 alle 19:17
Olbia, 25 novembre 2020 - Un'intera generazione di millennials olbiesi ha osservato per decenni le rovine dell'ex Sep con grande curiosità. Lo si vedeva all'orizzonte sia dal cavalcaferrovia, quando si andava al mare a Pittulongu, sia dalla sopraelevata Sud (quando si procedeva in direzione Porto Rotondo). Colpivano il suo stato di abbandono, una vecchia imbarcazione inclinata e adagiata sullo scivolo, il suo inutilizzo: sembrava quasi un luogo magico dove inscenare battaglie navali, guerre militari e assalti ai "fortini".
Dovranno passare decenni prima di rivedere aperto e vivo questo angolo di Olbia sul mare, quel mare tanto desiderato, ma in fin dei conti allontanato dal destino della città. Una frattura, quella tra l'acqua del golfo e il tessuto urbano, che solo recentemente si sta ricomponendo: il futuro dell'ex Sep è legato proprio a questa opera di ricongiunzione tra terra e mare. L'ex servizio escavazione porti, infatti, sta per tornare alla vita. No, non si tratta di una "riqualificazione fantasma": si tratta di un progetto concreto, vero, tangibile, pronto a partire. Sono passati 7 anni dalla prima riqualificazione, dal primo tentativo di riapertura: all'epoca le cose non hanno funzionato, e in questa sede non ci interessa capire perché. Ci interessa, invece, guardare al futuro: lo facciamo con chi, negli edifici dell'ex Sep, sta mettendo soldi e radici. A mostrarci quanto meraviglioso sta diventando questo mini-porto sull'ansa Nord del Comune di Olbia è Augusto Navone, direttore dell'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo.
"Abbiamo completato i lavori in questi edifici che sono il 4 e il 5, ora ci è stato consegnato il 3 - afferma il direttore Navone mentre ci fa entrare all'interno del grande edificio appena riqualificato -. Qua abbiamo rifatto tutto e messo tutto a norma. Abbiamo creato una sala lettura, un'area per le lezioni, una foresteria per gli studenti e per i professori, e qua giù anche lo spazio per una mensa. Ora qua non c'è niente, però tra poco sarà completa di tutto".
Gli edifici 3 e 4, dove sono stati realizzati un'area studio e la foresteria, sono stati riqualificati con fondi Por Fesr 2014-2020 pari a 700.000 euro. Il risultato è poderoso: appena si entra si viene accolti da una grande aula predisposta per la multimedialità nella quale studenti e professori potranno seguire e tenere le lezioni. Poco più avanti, in un'ampia sala che è stata soppalcata in legno, ecco la "sala lettura" dove i giovani potranno studiare, approfondire e socializzare. Al piano terra, un altro punto dove poter socializzare è la sala mensa (ancora da arredare) che dà direttamente all'esterno, sulla piazza naturale dell'ex Sep. Presente, in questo doppio edificio, una doppia foresteria: una per gli studenti, l'altra per i docenti.
"Questo progetto è inserito in un discorso molto più ampio, legato all'elezione del nuovo rettore dell'Università di Sassari e alla fondazione Uni Olbia, della quale siamo soci fondatori. Al di là di questo, noi come Amp non abbiamo intenzione di stare fermi: appena i lavori saranno conclusi, non manca molto, questi edifici prenderanno subito vita con le nostre attività. L'idea è quella di trasformarlo in un campus universitario, ecco perché è presente una foresteria per studenti e professori. All'esterno abbiamo pensato anche a un'area per lo sport, cioè un campetto da basket che sarà terminato con il secondo step dei lavori che coinvolge l'edificio numero tre, il quale ci è stato consegnato da poco e i cui lavori sono stati già finanziati. Vogliamo che questo posto torni alla città e agli olbiesi, dovrà essere un luogo aperto a tutti", prosegue Navone.
Il progetto dell'Università del Mare trova naturale collocazione in questa piccola porzione di territorio: secondo il progetto che vede coinvolta l'UniOlbia, l'ex Sep dovrebbe poter ospitare al suo interno il Corso di laurea magistrale in Gestione dell'Ambiente e del Territorio dell'Università di Sassari. Un progetto ambizioso che si lega allo sviluppo del polo universitario gemmato olbiese che troverà nuova sede nel centro storico, in particolare nell'ex palazzo Giordo e nella sede Expo: in quest'ultimo edificio i lavori sono già iniziati, mentre per quanto riguarda il primo edificio la Regione ha da poco finanziato il progetto.
Nell'edificio 3, da poco consegnato e con una riqualificazione finanziata con 250.000 euro, verranno realizzati laboratori e spazi didattici.
Ciò che colpisce di tutta questa storia è certamente il ruolo dell'Amp: un'eccellenza a livello nazionale che sta dimostrando non solo di attrarre finanziamenti corposi, ma anche di portare a termine progettualità importanti. Insomma, il futuro di Olbia passa certamente dal mare.
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