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Olbia, sulle panchine la città si gioca il 50 e 50: le opinioni di commercianti e residenti

Interviste in centro a residenti e commercianti

Olbia, sulle panchine la città si gioca il 50 e 50: le opinioni di commercianti e residenti
Olbia, sulle panchine la città si gioca il 50 e 50: le opinioni di commercianti e residenti
Barbara Curreli

Pubblicato il 07 December 2024 alle 13:00

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Olbia. Panchine si, panchine no? Parte la ricerca ai sostenitori e ai detrattori. In città negli ultimi giorni l'argomento principale  è quello della scelta: folle per alcuni, giusta per altri, di togliere le panchine disseminate lungo le piazze e la passeggiata di Olbia, poiché creano degrado. 

Proprio ieri è stata liberata piazza Mercato, spiazzo libero, pulito e scorrevole per il passaggio. Un esercente dell'area limitrofa si dichiara favorevole all'operazione: "il sindaco ha avuto una buona idea, la gente circola, non ha paura di attraversare, non è una buona scelta, ma speriamo sia un deterrente, toglierle non è giusto, in una piazza le panchine devono esserci, però per esempio ieri era tutto bello libero, si passava tranquillamente e persino una mamma di passaggio con le bambine raccontava il sollievo di attraversare la piazza finalmente libera, senza figure losche che fermano i passanti." 

"Il problema non sarà risolto così, non li eliminano queste figure e questi delinquenti, - interviene un residente - questa gente qua si siederà sui muretti, sulle scalette, e continuerà ad essere in giro." In piazza Matteotti pareri contrastanti: se i titolari di attività si dichiarano favorevoli: "contento al 100%,  non ci sono più spacciatori e drogati, si sta benissimo, finalmente lavoriamo tranquilli, le panchine le occupava questa gentaglia, non i vecchietti e gli anziani, dovrebbero toglierle anche nell'altra piazza." I residenti ragionano diversamente.

Parere nettamente contrastante quello di un gruppo di amici seduti al bar per un caffè: "il sindaco ha sbagliato, ci sta chiedendo di andare via dal centro di Olbia, perché noi vecchietti ci sediamo al bar, ma per sederci ci vogliono soldi, e non tutti possono permetterselo," -aggiunge l'altro nonno 80enne, -"se vuole combattere e togliere quelli che dormono nelle panchine allora faccia le case, dobbiamo uscire di casa con lo sgabello, come facevano primi i nostri vecchi, quando si girava con lo sgabellino sottobraccio?" 

"Adesso sta esagerando -aggiunge il terzo componente del quartetto- le panchine ci vogliono, la nostra è una città a forte vocazione turistica, tra poco viaggeranno solo gli anziani, l'unica classe con il potere d'acquisto, coloro che hanno i denari e cosa farà quando gli anziani vorranno riposare e sedersi, non ne ha tenuto conto, e il discorso vale per tutte le piazze in ogni posto, non solo qua, negli altri Paesi fanno tutto per gli anziani, mentre qua stiamo aspettando che muoiano."

Un altro commerciante si dichiara favorevole a metà, "il degrado c'è e si ripresenta ogni sera, ma, non è togliendo le panchine che si risolve il problema, non è il modo giusto per risolverlo, di contro posso dire di essermi tolto lo sfizio di cercare le foto di Olbia degli anni 70 e 80 e allora nelle piazze panchine non ce ne erano, pertanto non gli si può andare contro, ora pare abbia bloccato i lavori e - come testimoniano le panchine ancora presenti in Piazza regina Margherita - sicuramente le ha lasciate perché sa che ci sarà un bel po' di movimento in questo periodo."

Qualcuno, titolare di un'attività storica del corso dichiara: "ha fatto bene, io sono d'accordo, le panchine non sono state mai utilizzate dagli olbiesi, non ho mai visto gli olbiesi seduti nelle panchine, ma i delinquenti, se fosse stato come dicono allora come mai tutti questi affezionati delle panchine non si sono presentati a occuparle? In Piazza Matteotti ci sono solo extracomunitari, e anche in Piazza Mercato, solo gente maleducata, che delinque, che mangia e sporca, non siamo tutelati, la legge non ci tutetela, non ci sono altri metodi, se anche vengono rinchiusi dopo due giorni sono fuori e dunque a mali estremi -conclude il commerciante - estremi rimedi."

Salutiamo due anziani seduti su una delle poche panchine salvate (pare temporaneamente) in piazza Regina Margherita, entrambi sono favorevoli solo in parte e richiedono "maggiori controlli, servono telecamere e vigili, non basta togliere le panchine per risolvere il problema, se ci sono i controlli questa gente malfamata non si ferma qua."

Tre distinti signori, residenti in zona, a passeggio in viale Regina Margherita affermano quasi in coro: "ha fatto male a togliere le panchine, noi siamo gente ospitale, le panchine servono, se uno viene a casa mia lo lascio in piedi, non gli do la sedia?" " Il problema del degrado e della delinquenza si risolve con i controlli e con le telecamere -aggiunge il compagno di passeggiata,- e l'ultimo aggiunge simpaticamente, per sdrammatizzare che "potrebbe essersi creato un business con la vendita delle panchine."

La titolare di un'altra attività sita nel centro, Sonia Ripamonti che gestisce The green life afferma: "da un lato, in piccola percentuale sono favorevole, perché magari temporaneamente potrebbe arginare il problema che è presente in alcune aree in ogni città, ma, il problema si sposterà in altre aree, e di certo non è un bel biglietto da visita per i turisti che vedono nel centro storico e nelle Piazze questo degrado." Anche lei conferma che marciapiedi e vetrine potrebbero "sostituire le panchine", ma la stessa Ripamonti fa presente che "si toglie un servizio al cittadino, durante la stagione estiva le panchine vengono utilizzate anche dai turisti, oltre alle persone anziane, che seduti raccontavano la storia della città."

"Il problema si risolve solo con i controlli, -fa eco agli altri intervistati- controlli che dovrebbero essere incrementati, i vigili onnipresenti a fare multe per insegne e tavolini dovrebbero controllare queste persone, il decoro è altro."

Ripamonti fa anche un'altra precisazione presentando anche un'altro punto di vista: "una parte di responsabilità ce l'ha anche il cittadino, il cittadino olbiese ha abbandonato il centro storico, non è abitudinario nel frequentarlo, ha lasciato spazio ad un altra realtà, non è andata in soccorso dei commercianti." "Frequentiamo il centro, -dice nel suo appello-uscite e frequentate il centro, non abbandonatelo, a maggior ragione se ci sono eventi, io stessa mi impegno nel realizzarne tanti, il centro non deve essere solo meta turistica nei mesi estivi." E ricorda che il problema è ben radicato, lei stessa vive questa situazione da ben 4 anni senza che l'amministrazione abbia fatto qualcosa di concreto e tangibile per tutelare residenti e commercianti.