Olbia, la strada per il nuraghe Riu Mulinu è pericolosa: la segnalazione

Olbia. Una segnalazione arriva da un visitatore rimasto colpito — ma non nel senso positivo — dallo stato attuale dell’ultimo tratto di strada che conduce alla fontana da cui parte il sentiero per il celebre nuraghe Riu Mulinu, nel territorio comunale di Olbia.

Parliamo di uno dei siti archeologici più affascinanti del nord Sardegna: un nuraghe sommitale fortificato, circondato da un poderoso circuito murario dell’età del Bronzo. Ma non solo. Dal punto panoramico del sito si domina l’intera città di Olbia, il porto, la piana interna e il golfo: un colpo d’occhio mozzafiato che meriterebbe di essere valorizzato come attrazione culturale e paesaggistica di primo livello.

Eppure, l’accesso al sito racconta un’altra storia: quella di uno stato di abbandono. Come mostrano le immagini, l’ultimo tratto di strada — circa cento metri — è al limite del praticabile: l’asfalto è completamente consumato, le buche profonde mettono allo scoperto la rete elettrosaldata arrugginita e spezzata, che oggi rappresenta una vera e propria trappola per pneumatici, scarpe e incolumità dei visitatori. Il rischio è concreto: basta poco per ferirsi o subire danni meccanici.

“È assurdo che un sito di questa importanza — segnala l'abituale turista — venga lasciato in simili condizioni.  Ricordo che la strada era stata interamente rifatta circa 25 anni fa con fondi pubblici. E oggi proprio il tratto finale, quello che porta alla fontana e all’ingresso del sentiero archeologico, è impraticabile. Un paradosso”.

Va ricordato che per il nuraghe Riu Mulinu sono stati spesi nel tempo ingenti fondi per la valorizzazione, la cartellonistica, la messa in sicurezza dei percorsi. Un investimento economico che quindi rischierebbe di essere vanificato.

L’auspicio del turista — rivolto al Comune di Olbia — è che "si intervenga al più presto con un lavoro di ripristino semplice ma urgente. Non si tratta di un’intera strada da rifare: bastano cento metri di asfalto per restituire dignità, accessibilità e sicurezza a un sito che potrebbe e dovrebbe essere un fiore all’occhiello del turismo olbiese".