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Olbia, si conclude il mese dedicato alla tematica Donna con l’iniziativa “L’Arte di Essere Donna”

Ecco la presentazione delle ultime artiste e le parole dell’organizzatrice Sonia Ripamonti

Olbia, si conclude il mese dedicato alla tematica Donna con l’iniziativa “L’Arte di Essere Donna”
Olbia, si conclude il mese dedicato alla tematica Donna con l’iniziativa “L’Arte di Essere Donna”
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 14 April 2024 alle 09:00

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Olbia. Si conclude l’iniziativa L’Arte di essere Donna realizzata da Sonia Ripamonti dello show-room The Green Life in collaborazione con l’associazione e centro antiviolenza Prospettiva Donna. La mostra collettiva al femminile è durata un mese, dall’8 marzo all’8 aprile. Un mese non solo di visite per ammirare i quadri delle 26 artiste coinvolte, ma anche di ricche attività alcune ideate proprio da loro. Tra gli eventi svolti si sono presentati libri, visto film e letto racconti e poesie. Eventi dove la tematica donna è stata predominate e dove si sono affrontate diversi concetti sulle donne per non dimenticare. Da rammentare: la presentazione del libro SORRES della pittrice, scultrice e scrittrice Giuseppina Arangino; la presentazione del libro IL PASSATO ADDOSSO di Carla Girelli; la proiezione del docufilm Janas - storie di donne telai e tesori, dell’artista Stefania Bandinu; la presentazione I RACCONTI DI UNA STRANIERA della pittrice e scrittrice messicana Nuria Metzli e per finire poesia: FORZA E LIBERTÀ tenuto dalla nuovissima associazione NEW GENERATION ON THE WAVE. Di seguito l’intervista ad alcune delle artiste che hanno partecipato alla collettiva.

Simona Tavassi, dipinge sin da bambina, essendo nata da una famiglia di artisti e questa passione le è stata trasmessa dal nonno, il primo maestro che la inizia alla conoscenza e all’uso del colore ad olio. Inizia quindi in maniera tradizionale, con il figurativo, dipingendo soprattutto paesaggi. I primi anni della sua carriera, gli anni ‘70, li trascorre alla ricerca dello studio del colore; sono anni di viaggi: dall’India all’Afghanistan, dal Pakistan alla Persia, proseguendo poi attraverso la Grecia e la Turchia. “I colori, i profumi di quei luoghi hanno lasciato in me una traccia indelebile negli occhi e nel cuore. E’ in quei luoghi che ho scoperto il calore dei pigmenti e delle terre naturali che diventeranno il mio mezzo di espressione” racconta l’artista. Dal 2000 abbandona la figurazione e, da quel momento, il colore diventa il suo modo di esprimersi: “I pigmenti mi consentono di collegarmi al passato, di rivivere esperienze ed emozionali legate a vite precedenti dove schiacciare, sbriciolare e mescolare le polveri era l’attività quotidiana del pittore; quando scegli una polvere, prima la guardi, la fai tua e poi la cominci a lavorare tirandone fuori il timbro cromatico. Il colore è il mio “spirito guida”: attraverso di esso comunico i miei stati d’animo - spiega Simona e continua - L’architettura delle forme e l’equilibrio sono i miei secondi maestri: è attraverso un processo di costruzione e di sovrapposizione che l’opera si compone quasi autonomamente. Dipingere le strisce di lino e di juta una ad una, crea un distacco emotivo dalla composizione: è come se io stessa fossi spettatrice dell’esecuzione del lavoro; striscia dopo striscia costruisco il mio paesaggio interiore: ogni pezzetto di tela è come una tessera dell’intera esecuzione. I luoghi che ho visitato, tutto quello che i miei occhi hanno visto e guardato, è tutto qui nella mia pittura.

Mercedes Enne è l’artista che da vita alle ceramiche Memaceramicart, il suo brand di ceramiche artistiche artigianali. Racconta di sé: “Da sempre sono stata appassionata di arte e scultura; mi sono laureata in architettura e diplomata in una scuola orafa dopo l’università. Ho lavorato come architetto in Costa Smeralda e nel settore della gioielleria. Dopo anni di sperimentazione nella ceramica ho deciso di aprire un mio atelier dove creare e condividere la mia idea del bello, cercando di regalare un senso di serenità e leggerezza attraverso le mie creazioni. Amo i contrasti di luce e prendo ispirazione dalla natura che mi circonda. La meravigliosa armonia della natura si riflette nelle decorazioni che incido a mano libera sulle mie ceramiche, nelle linee pulite delle mie creazioni e nelle scelte dei colori che amo. Le mie ceramiche sono modellate interamente a mano e la maggior parte decorate con la tecnica sgraffito, che consiste nell'incidere un disegno su uno strato sottile di colore (ingobbio) che, a sua volta, asporta lo strato superficiale rivelando così il colore dell'impasto sottostante. Questo contrasto di colore tra le due superfici, regala effetti di chiaroscuro molto eleganti e di grande impatto”.

Claudia Delogu, da ormai diversi anni, svolge la professione di ceramista. Il suo rapporto con la ceramica e l'argilla si è evoluto negli anni, a partire dall'istituto d'arte. Ad un certo punto interrompe gli studi per seguire la carriera da odontotecnico e circa 10 anni fa avvia un corso di ceramica con un'amica nell'ambito del progetto "Banca del Tempo" a Olbia. Riferisce: “Come io sono fermamente convinta, niente succede mai per caso: il corso è stata infatti l'occasione per riprendere in mano l'argilla dopo tantissimo tempo, e da allora non ho più smesso, diventando di fatto un'autodidatta. La parte creativa del mio lavoro riguarda, sia la forma che le decorazioni. La forma è dettata da pochi strumenti, il che consente di rendere tutti i pezzi unici e irripetibili. Le decorazioni invece sono frutto di una continua sperimentazione, talvolta di tecniche diverse tra loro (come quella dello sgraffito). Ciò che ha prevalso nel mio caso è l'utilizzo di pennello, engobbi e pigmenti. Questi tre elementi vengono riproposti tramite la tecnica dell'acquerello: questo permette di riprendere un po' tutti i colori della natura che ci circonda, (terra e mare), e di seguire il mio istinto e creatività. La mia filosofia è quella di creare degli oggetti che siano utili e funzionali per la vita quotidiana. Creo tantissimi oggetti e sono sempre in continua evoluzione. Di recente ho aperto un piccolo laboratorio dove potermi dedicare totalmente a questa attività. Penso che l'arte, la bellezza e la natura siano fra gli elementi che contribuiscono a condurre un'esistenza piena e ricca di emozioni”.

Giovanna Campisi è una giovane stilista che con determinazione ha trasformato la sua passione per la moda in oggetti di design e creazioni dal forte impatto emozionale. Dopo la laurea in Architettura la stilista decide di seguire la passione della moda creando il marchio "Giovanna Campisi": apre il primo atelier a Palermo, distribuendo il prodotto nelle migliori boutique italiane. Nel 2005 si trasferisce in Costa Smeralda, in Sardegna, focalizzando la sua attenzione alla ricerca, all'emozione, all'intreccio delle tradizioni delle due terre (Sicilia e Sardegna) che caratterizzano la creatività e la filosofia del brand. Gli abiti di Giovanna Campisi sono un insieme di tecnica e puro estro creativo; sono la forza delle emozioni tradotte in strutture, la scelta sapiente ed attenta dei tessuti più pregiati che danno vita a forme e oggetti di grande innovazione: sete, fili intrecciati, trame grezze accostate a tessuti d'alto pregio. Ogni abito si differenzia per collezione, tessuto, grafica, attraverso una trama, un racconto sapiente di tradizioni sartoriali.

Altre artiste che hanno partecipato indirettamente alla mostra, infine, sono state: Mabi Sanna, Isabella Monti, Mara Damiani, Sara Bachman, Le Amiche di Freya.

Ecco le parole dell’organizzatrice della mostra Sonia Ripamoniti: “Quando organizzo qualcosa sono solita dargli valore, così ho deciso di dare voce alle artiste permettendo loro di raccontarsi, di descrivere le proprie opere e di parlare ovviamente della tematica trattata: Donne. Tutto questo si svolgeva live sul profilo Instagram dello store The Green Life, ma sono tuttora disponibili le repliche. Penso che grazie a questi “Talk artistici Live” abbiamo dato maggior valore al coinvolgimento delle artiste per poter vendere al meglio la loro arte e non ricadere nelle solite “tristi” esposizioni artistiche. Abbiamo creato interazione grazie alla voce delle protagoniste. Trovo molto importante dare loro e alla loro arte la giusta importanza. È stato veramente un mese ricco dove la collaborazione tra donne si è fatta sentire ed è stato un grande successo oltre che una cosa meravigliosa. L’esposizione è terminata, ma continua virtualmente nella galleria d’arte virtuale del sito web thegreenlifestore.com e fisicamente all’interno dell’Hotel Centrale in Corso Umberto I, 85, che ringraziamo profondamente per averci dato la possibilità di esporre nuovamente tutte le opere. Che sia di esempio per tante altre attività: scegliere di dare spazio agli artisti del territorio e di far vedere arte a tutti”.