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Pubblicato il 31 May 2018 alle 16:57
San Pantaleo (Olbia), 31 maggio 2018 - Quasi si fatica a camminare, a San Pantaleo, quando c'è il mercatino e non c'è da stupirsi: negli anni, il Mercato di San Pantaleo è riuscito a costruirsi una reputazione di ferro grazie a un gruppo di standisti e operatori dell'ingegno che hanno trasformato la bella San Pantaleo in un'esposizione artistica a cielo aperto.
Eppure, non è tutto oro quel che luccica perché nonostante l'apprezzamento dei turisti e l'evidente via vai di persone, qualche problema ci sarebbe. A sottolinearlo è Cesarina Del Bucchia, standista storica del mercatino nonché sua fondatrice insieme ad altri artisti. "Il mercatino ha perso la sua anima - spiega Cesarina Del Bucchia -, ormai è un mercato come gli altri. Di vera Sardegna è rimasto poco. Purtroppo molti hanno venduto il posto e sono arrivati altri venditori".
Secondo Del Bucchia, un mercatino così particolare avrebbe dovuto avere delle regole più ferree: "Nei mercatini artistici non si dovrebbe poter vendere il posto".
I problemi del mercatino, però, non sarebbero legati solo alla sparizione degli artisti: questa è almeno l'opinione di Cesarina Del Bucchia, che chiede il rispetto dei 3,30 m regolamentari per garantire il passaggio di un'ambulanza e delle persone.
"Ho scritto al Comune di Olbia per risolvere questi problemi - continua -. Il primo era la presenza di alcuni paletti fissi in via Torres, il secondo la disposizione dei tavolini su via Torres che ostruiscono il passaggio e il terzo lo spostamento di un banco dalla parte opposta. L'obiettivo è garantire il passaggio di un'eventuale ambulanza, ma anche l'arrivo dei visitatori in Piazza Tola".
"Poche settimane dopo la mia lettera, si è sentita male una donna e l'ambulanza è rimasta bloccata dai paletti - racconta Cesarina Del Bucchia -. Questi paletti sono stati tolti, ma gli altri problemi sono rimasti".
Secondo Cesarina Del Bucchia, infatti, la disposizione dei tavolini e dello stand non favorirebbero il libero passaggio e questo, oltre a creare problemi di sicurezza, danneggerebbe gli standisti di Piazza Tola. "Che sia chiaro: io non ce l'ho con il bar, loro fanno i loro interessi e hanno diritto a lavorare come tutti gli altri. Io ce l'ho con il Comune che dovrebbe rispettare le regole o almeno dovrebbe trovare un compromesso che tuteli tutti - sottolinea -. Non chiedo, infatti, che sia tolto lo spazio all'esercizio commerciale, ma che i tavolini siano semplicemente spostati dalla piazza alla parte opposta nel solo giorno di mercato insieme allo stand 73. In questo modo verrebbero garantiti i 3,30 metri regolamentari, l'ambulanza potrebbe passare, i clienti arriverebbero e tutti potrebbero lavorare serenamente".
Questa, dunque, la posizione di Cesarina Del Bucchia: una posizione ribadita in un carteggio con il Comune e una proposta di modifica all'attuale planimetria. "Speriamo che non aspettino qualcosa di grave per cambiare le cose", conclude la standista olbiese di adozione.
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