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Olbia, l'esordio dell'autrice Cecilia Parodi, ligure dal cuore sardo

"La luce bianca del mattino" è il racconto dolceamaro di vent'anni di vita tra Olbia e La Maddalena

Olbia, l'esordio dell'autrice Cecilia Parodi, ligure dal cuore sardo
Olbia, l'esordio dell'autrice Cecilia Parodi, ligure dal cuore sardo
Camilla Pisani

Pubblicato il 09 February 2021 alle 19:30

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Olbia. Esce in libreria giovedì 18 febbraio il romanzo d’esordio di Cecilia Parodi, “La luce bianca del mattino” – collana Varianti co-diretta da Sara Rattaro–, libro ambientato in Sardegna, più precisamente tra l’isola de La Maddalena e Olbia, la storia di una famiglia segnata dal dolore, dalle perdite e dalle mancanze, che come le onde sugli scogli erodono giorno dopo giorno la vita dei protagonisti fino all’epilogo, luminoso e catartico come una “luce bianca del mattino”. La scrittrice sarda Cristina Caboni ha definito questo libro “un ritratto familiare lucido, a tratti spietato. Un intenso sguardo verso una Sardegna arcaica eppure moderna, che diventa Costa Smeralda”. “La luce bianca del mattino” è un romanzo di formazione che in parte trae spunto dalla vicenda autobiografica dell’autrice, dalle sue estati trascorse a casa dei nonni materni sull’isola de La Maddalena, dall’incontro inaspettato con una donna ‘guaritrice’ che sarà incarnata nel romanzo dalla figura di Signora Caterina. La trama si snoda agile e coivolgente: Bianca è una bambina silenziosa e introversa che vive nel piccolo centro di La Maddalena, in Sardegna. La madre Ileana e il padre Pietro sono adulti ombrosi, inclini a liti violente, e quando la famiglia si trasferisce a Olbia, Bianca inizia a crescere allontanandosi dalle suggestioni poetiche dell’infanzia. La morte, però, irrompe nella sua vita cancellando le persone a lei più care, lasciandola sola con una madre immatura e autodistruttiva. L’incontro con Signora Caterina, un’anziana che prepara unguenti curativi, porterà Bianca attraverso inaspettati percorsi di riscoperta degli insegnamenti di Pietro e alla rivelazione di un triste segreto. Un viaggio tra i profumi della macchia mediterranea alla ricerca del perdono, della libertà e dell’amore senza tempo tra un padre e una figlia. Ciò che emerge dal testo è un’immersione completa nelle atmosfere della Sardegna tra il finire degli anni Settanta e i primi anni Duemila, quando l’isola rurale e sincera si troverà a essere il centro del jet-set internazionale. Ad accompagnare questo cambiamento c’è Bianca, la protagonista – bimba, adolescente e poi donna – unica figlia di una coppia di maddalenini incapaci di assolvere ai loro doveri di genitori: la madre Ileana, donna frivola, arrogante e troppo presa da sé stessa, e il padre Pietro, un uomo chiuso, razionale e irascibile, logorato da un dramma familiare che non lo ha mai abbandonato. Solo l’incontro di Bianca con Signora Caterina di Nuchis, donna dalle capacità guaritrici e dall’aura dolce e autentica come la scomparsa nonna Ninì, sanerà con quell’affetto inaspettato le ferite del corpo e dell’anima della donna. L’autrice, genovese di nascita ma col cuore letteralmente conficcato in Sardegna, coltiva sin da bambina la passione per la lettura, la scrittura e l’amore per i viaggi avventurosi. Attraverso varie esperienze nel mondo cresce in lei il desiderio di raccontare storie, che inizialmente prendono la forma di brevi racconti. Nel 2010 collabora con alcuni mensili liguri e vince un concorso di poesia a Roma. L’anno successivo diventa felicemente mamma e, trascorsi i primi anni di vita della figlia, realizza i suoi desideri più grandi, trasferendosi definitivamente in Sardegna per dedicarsi alla scrittura: “La luce bianca del mattino” è il suo primo, abbacinante lavoro.