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Olbia. Governo Lega-M5S: le riflessioni di Gian Piero Scanu

Olbia. Governo Lega-M5S: le riflessioni di Gian Piero Scanu
Olbia. Governo Lega-M5S: le riflessioni di Gian Piero Scanu
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 May 2018 alle 18:37

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Olbia, 10 maggio 2018 - Si può non essere in Parlamento, ma rimanere comunque un punto di riferimento politico nel territorio e osservare in piena libertà cosa accade intorno. E' ciò che sta facendo in queste settimane convulse di consultazioni e dichiarazioni l'ex deputato Gian Piero Scanu: dopo la felice parentesi in Commissione parlamentare, con la quale ha scritto una pagina storica relativa all'Uranio impoverito e allo scandalo (non ancora sopito) che ne è derivato, il politico olbiese scandaglia come un radar la situazione locale e nazionale.

Il primo intervento di fuoco lo ha fatto in Consiglio Comunale, quando un paio di settimane fa si è parlato ancora una volta di Mater Olbia. Un intervento molto sentito che oggi fa il paio con una riflessione particolarmente tagliente su ciò che sta avvenendo a Roma.

Si intitola "Sia lode al dubbio" ed è un'analisi impietosa della situazione che si è creata nei palazzi romani, dove Movimento 5 Stelle e Lega stanno tentando di costruire un Governo sotto l'occhio vigile di Silvio Berlusconi. Un'analisi che tocca anche e soprattutto il suo partito, il Partito Democratico, chiamato a una profonda riflessione. Vi proponiamo questa lettura in modo integrale.

Sia lode al dubbio

Forse nascerà un Governo giallo verde. Ancora qualche giorno e lo sapremo. Ciò che ignoriamo, invece, è il futuro che ci aspetta. Il sovranismo che si alimenta di demagogia e populismo, starebbe per diventare la “stella polare” della classe politica e dirigente del nostro Paese. Chi lo propone pare non avere dubbi di sorta.

Personalmente non sono del tutto convinto circa l’adattabilità di questa formula di Governo, rispetto agli enormi problemi dell’Italia, e soprattutto in relazione al quadro internazionale dei nostri tempi. Confesso che mi sentirei molto più tranquillo se, dalla maggioranza in corso di formazione, pervenissero segnali di minore impatto propagandistico, e di più forte adesione ai principi costituzionali.

Mi piacerebbe poter cogliere chiari segnali di autentica laicitĂ  politica, declinata col rifiuto di ogni dogma ideologico e protesa verso una nuova etica della responsabilitĂ .

Ma anche la cosiddetta minoranza dovrĂ  fare la propria parte. E non sono per niente sicuro che si stia imboccando la strada giusta.

Ai partiti dell’opposizione, in modo particolare al Partito Democratico, suggerirei di porsi qualche dubbio circa la praticabilità di ulteriori contorsionismi mendaci.

Sentiremo ancora strampalate mistificazioni, propalate da chi, dopo aver tentato un’intesa “carbonara” con i cinque stelle, ne ha clamorosamente preso le distanze, dicendone ogni sorta di male?

Ancora doppiogiochismo?

Mi auguro che, almeno qualcuno dentro il PD , voglia rendersi conto che, a questa “insostenibile leggerezza del non essere”, dovrebbero finalmente seguire profondi e radicali cambiamenti.

A partire dalla sostituzione della consueta e spocchiosa sicumera, con una professione di umana fallibilitĂ .

Uomini veri che conoscano il tormento del dubbio.

Dunque, ...che sia lode al dubbio!

Gian Piero Scanu