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Olbia, al terzo circolo si conclude “Tutti insieme contro il bullismo e il cyberbullismo”

Vincitori del concorso “la scatola della vita” e “la foresta della diversità”

Olbia, al terzo circolo si conclude “Tutti insieme contro il bullismo e il cyberbullismo”
Olbia, al terzo circolo si conclude “Tutti insieme contro il bullismo e il cyberbullismo”
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 01 June 2025 alle 09:00

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Olbia. Bullismo e cyberbullismo, purtroppo, nonostante le tante iniziative di prevenzione che la comunità educante cerca di adottare, continuano a condizionare negativamente la vita di tanti bambini e ragazzi – e non solo – e a infiltrarsi tra le trame scolastiche. Per questo motivo, la scuola primaria del terzo circolo Isticadeddu ha organizzato il concorso “Tutti insieme contro il bullismo e il cyperbullismo”. Quest’anno, il primo premio, è stato attribuito al lavoro eseguito da una bambina di classe quarta E. C. intitolato LA SCATOLA DELLA VITA. Una scatola in cui, dopo aver inserito un gettone e girato la manopola, è possibile raccogliere un messaggio di incoraggiamento per aiutare a credere in sé stessi. Il premio creatività è stato invece vinto dalla classe 5 F, premiata per la realizzazione di un cartellone dove ciascun bambino ha rappresentato un albero. Tutti insieme, questi alberi, formano una bellissima foresta dove la diversità emerge come valore essenziale di bellezza e armonia.

“Il concorso TUTTI INSIEME CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO si inserisce in una serie di iniziative che la nostra scuola sta portando avanti sia nel rispetto della normativa vigente e sia perché ritiene fondamentale creare e promuovere attività che permettano di realizzare fattivamente una scuola sicura e inclusiva – spiega l’insegnante referente del progetto Manuela Dulcuis  - In tal senso, il concorso è un potente strumento per educare, sensibilizzare e prevenire questi gravi fenomeni sociali che lasciano delle tracce indelebili sulle vittime.

Peculiarità di questa iniziativa è stata il coinvolgimento attivo delle famiglie, i cui rappresentanti, facendo parte della commissione per la valutazione degli elaborati, sono stati chiamati a dare il loro giudizio insieme a una componente docente, la Dirigente Scolastica e due professionisti esterni - la psicoterapeuta Elena Cosseddu e la coach olistica Michelle Oetterli fondatrice, ad Olbia, di una vera e propria scuola di emozioni. Questa compartecipazione ha favorito la realizzazione concreta di una comunità educante unita dalla condivisione degli stessi obiettivi e valori.

“La partecipazione a un concorso del genere offre l'opportunità di condividere uno spazio dialogico nel quale i bambini, supportati dagli insegnanti e partendo dai loro vissuti, possono riflettere ed elaborare strategie di gestione delle emozioni. Tutto ciò permette loro, attraverso la realizzazione di un lavoro, di apprendere e di impegnarsi attivamente nella promozione di comportamenti prosociali positivi” spiega ancora la Dulcis.

Questa iniziativa, dunque, non può essere considerata solo un evento fine a sé stesso, ma deve essere catalogata come uno dei tanti passi che la comunità è chiamata a intraprendere per costruire una società coesa e capace di incoraggiare tutti a far sentire la propria voce per comunicare i propri pensieri e le proprie emozioni in modo autentico e personale. Alla premiazione tenutasi venerdì 30 maggio, seguirà nei prossimi giorni la mostra dei lavori allestita all’interno del plesso di Santa Maria, visitabile nelle date del 5 e del 6 giugno.

Conclude la referente del concorso: “La scuola che valorizza la solidarietà e che promuove la diversità come valore è una scuola che educa al benessere fisico e psichico, un luogo dove i piccoli studenti si sentono amati, supportati e parte di una comunità, dove poter sviluppare quelle competenze sociali essenziali per crescere con un senso di autoefficacia e saper affrontare le sfide della vita. In un contesto sociale caratterizzato dall’instabilità dovuta ai repentini cambiamenti storici e tecnologici, diviene sempre più urgente sensibilizzare su queste tematiche e offrire ai più piccoli conoscenze e strumenti per un uso consapevole dei mezzi tecnologici, rispettoso della dignità altrui, realizzando percorsi educativi atti a promuovere rapporti empatici. Il nostro concorso si è inserito in questo tipo di percorso didattico educativo con la coscienza di essere poca cosa in un mondo tanto grande e complesso, ma con altrettanta consapevolezza che ogni gesto conta in quanto ha il potere di ispirare cambiamenti significativi”.