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Nord Sardegna, sanità: eseguite misure cautelari per turbativa d'asta

Le indagini

Nord Sardegna, sanità: eseguite misure cautelari per turbativa d'asta
Nord Sardegna, sanità: eseguite misure cautelari per turbativa d'asta
Olbia.it

Pubblicato il 10 April 2024 alle 11:00

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Sassari. Nell’ambito di indagini a tutela della spesa pubblica in materia sanitaria condotte dalla Guardia di Finanza di Sassari sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, nella mattinata odierna, le Fiamme Gialle - si legge in una nota stampa - "hanno eseguito un provvedimento applicativo di misure cautelari personali disposto dal Tribunale di Sassari nei confronti di 5 indagati per concorso nel reato di “Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” con riferimento ad una procedura pubblica di gara per l'affidamento della fornitura di apparecchiature biomedicali, con importo a base d'asta pari a oltre 2 mln. di euro, bandita nel 2020 dall'Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari ed aggiudicata l’anno successivo".

"In particolare, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno eseguito la misura degli arresti domiciliari nei confronti del Presidente della Commissione giudicatrice, già dirigente medico e dell’amministratore di un’impresa di Cagliari. Quest’ultimo, unitamente a un altro imprenditore, entrambi amministratori delle due società che si sono aggiudicate la quasi totalità dei lotti a gara, sono stati destinatari del divieto di contrattare con la P.A Contestualmente, è stata data esecuzione alla misura della sospensione dell’esercizio professionale nei confronti del medico responsabile della struttura interessata e di un ingegnere clinico che hanno partecipato alla procedura di gara ad evidenza pubblica". A

"ll’esito degli accertamenti eseguiti, secondo l’ipotesi di accusa, sarebbero emerse condotte di turbamento del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto degli atti di gara al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione attraverso collusioni e altri mezzi fraudolenti volti a stabilire i requisiti tecnici dei lotti da aggiudicare. L’inquinamento del settore degli appalti emargina le imprese oneste dalle procedure a evidenza pubblica, con l’ulteriore, negativo effetto rappresentato dalla penetrazione dell’economia illegale in settori strategici. L’azione operata dal Corpo della Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti contro la Pubblica Amministrazione, è finalizzata al rispetto delle regole della sana competizione tra imprese, la cui alterazione danneggia gli onesti e fa aumentare i costi dei servizi pubblici, a danno della loro efficienza", conclude la nota.