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Pubblicato il 03 July 2020 alle 16:48
Orgosolo, 3 luglio 2020 - La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a trent'anni per l'ex bandito sardo Graziano Mesina. Ieri sera i carabinieri si sono presentati nella sua abitazione di Orgosolo per riportarlo in carcere, ma le Forze dell'Ordine non l'hanno trovato. Anche ieri pomeriggio non si era presentato per la firma quotidiana in caserma.
A Graziano Mesina, 78 anni, sono stati attribuiti rapine, omicidi e rapimenti che gli sono costati 40 anni di carcere tra Roma, Lecce, Terni e Vercelli fino all'ultimo periodo passato nel carcere di Nuoro Badu'e Carros. Nel corso del tempo è stato chiamato in molti modi: primula rossa, "re del Supramonte" ma anche il re delle "evasioni" (circa 9). Ora Mesina, accusato di traffico di droga, risulta latitante.
Irreperibile da ieri, neppure la sorella e i suoi due legali avrebbero idea di dove possa essere. Una vera e propria caccia all'uomo si è scatenata nella zona di Orgosolo: paese di nascita e residenza di Mesina. Anche la polizia di Stato è impegnata nella ricerca a tappeto, insieme agli agenti del Commissariato del paese, il personale della squadra mobile e delle volanti di Nuoro.
Delle indiscrezioni parlerebbero di una trattativa da parte di Mesina - denominato "Gratzianeddu" - per la sua resa. Al momento non ci sono novità.
Lo riporta l'Unione.
03 May 2024
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