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Emergenza acqua in Sardegna centrale: scatta il divieto di irrigazione e arrivano le restrizioni

Ormai si rende necessario seguire le preziose indicazioni del Consorzio di Bonifica che da tempo si adopera per preservare le scarse risorse idriche

Emergenza acqua in Sardegna centrale: scatta il divieto di irrigazione e arrivano le restrizioni
Emergenza acqua in Sardegna centrale: scatta il divieto di irrigazione e arrivano le restrizioni
Laura Scarpellini

Pubblicato il 13 January 2024 alle 13:24

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Sardegna - Il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale ha preso una drastica decisione oggi, vietando l’utilizzo dell’acqua ad uso irriguo in tutti e tre i sub-comprensori di sua competenza. A quanto pare le riserve idriche, assegnate all'inizio del 2023 da Enas, sono ormai esaurite, mettendo a dura prova il territorio.

Il comparto agricolo si trova costretto a dover gestire quindi una nuova criticità, che se non affrontata adeguatamente rischia di dare inizio a tutta una serie di ripercussioni, sull'economia della Regione.

Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio, spiega: "Siamo costretti a ricorrere a questo strumento senza alternativa alcuna, dobbiamo preservare la poca acqua rimasta". Le precipitazioni incerte e la mancanza di apporto idrico nei bacini di accumulo sono diventate un'incognita sempre più preoccupante.

La carenza di precipitazioni autunnali ha comportato un consumo protratto durante tutto il periodo, spingendo la stagione irrigua ad affrontare emergenze. La mancanza di piogge previste e un potenziale deficit idrico nei prossimi mesi non possono che andare a prospettare una primavera di restrizioni agricole inevitabili per oltre sei mila aziende nella Sardegna centrale.

Per il distretto del Posada, il divieto di irrigazione è già in vigore, mentre per i distretti del Cedrino e della Media Valle del Tirso, si applica il divieto di utilizzo in campo aperto per erbai e prati di pascolamento. Le restrizioni imposte dalle scarse risorse idriche mettono a dura prova oltre 4.300 ettari nel distretto Cedrino, 5.700 ettari nel distretto Posada e 6.400 ettari nel distretto Media Valle del Tirso.

La comunità agricola ora più che mai si trova nella posizione di dover affrontare una situazione  divenuta estremamente critica, mentre il Consorzio è chiamato a gestire la situazione nel modo più sostenibile possibile.