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Dalla Sardegna all’Emilia con una canzone per Saman e le vittime di femmicidio

Sarà presentata oggi la canzone di Marco Lai e Marco Baroni

Dalla Sardegna all’Emilia con una canzone per Saman e le vittime di femmicidio
Dalla Sardegna all’Emilia con una canzone per Saman e le vittime di femmicidio
Barbara Curreli

Pubblicato il 22 June 2025 alle 13:00

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Olbia. Dalla cronaca alla musica per dire basta alla violenza, per fermare quest'ondata di egoismo e possesso che dilaga ovunque. Dalla Sardegna all'Emilia Romagna per raccontare in musica un grande dolore, una vita spezzata che racconta tante altre storie di vite spezzate.

Marco Lai e Marco Baroni oggi a Magreta, una frazione di Modena, presenteranno "tra le rondini e il gelo" una canzone che racconta, pur se non citata, la storia di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara 4 anni fa. Saman è stata strangolata e seppellita vicino casa dai genitori con la complicità di uno zio e dei cugini perché voleva essere libera e vivere all'occidentale, lei che voleva scegliere chi sposare e sognava un grande amore.

La musica non ha confini, può oltrepassare luoghi e tempi e questo Marco Lai ex brigadiere capo dei Carabinieri lo sa bene. Oggi insieme a Marco Baroni (in finale a Sanremo giovani nel 2007) che si è occupato della parte musicale, presenteranno la canzone "tra le rondini e il cielo", una canzone che punta l'attenzione sul tema della violenza contro le donne, come dice il testo stesso della canzone "Il rosso è il colore dell'amore, purtroppo anche del dolore". Il brano verrà presentato oggi durante una serata presso la palazzina di Magreta alle 18.

Il brigadiere Marco Lai, in pensione da qualche anno, di origini algheresi, vive in Emilia Romagna, ha fatto l'alberghiero e tra le sue passioni ci sono la cucina e la musica: ricorda gli anni in cui alla Muraglia di Alghero strimpellava con la chitarra insieme ai suoi amici e tra questi c'è anche Giampaolo Barceloneta, per cui ha scritto diversi testi.

"Questa canzone parla di una storia che ho vissuto come pubblico ufficiale, ero in servizio a Reggio come addetto ai rilievi tecnici-scientifici nella casa di Saman, la giovane che era stata uccisa dalla famiglia a Novellara nel 2021. Purtroppo -prosegue Lai - questo fenomeno della violenza si è diffuso a macchia d'olio, serve una maggiore sensibilizzazione e soprattutto partire dall'educazione dei giovani, dalle scuole. Decine di anni fa esisteva il delitto d'onore che era un reato, una qualche vicenda di vendetta quasi con una scriminante, e riguardava gli adulti. Purtroppo ora - riflette Lai - riguarda anche i giovani, io mi sono occupato di omicidi per anni, di diversi casi che hanno coinvolto giovani, e mi sono ispirato per questa canzone alla vicenda di Saman, che mi ha toccato come genitore".

"I genitori solitamente si augurano che i figli stiano bene e che si realizzino, che diventino delle persone oneste, in questo caso invece i genitori e i familiari -racconta con profonda commozione l'ex brigadiere - sono proprio coloro che l'hanno uccisa con una lucidità e una freddezza disumana, le hanno tolto la libertà di scegliere e avere un futuro".

"Noi sin dall'inizio delle indagini avevamo capito che era successo qualcosa, che era stato uccisa e sapere con quale lucidità, con quelle freddezza hanno agito è stato un qualcosa di terribile. Saman era una ragazza come tante che sognava di avere il suo primo amore, di poter crescere e poter vivere la vita di ogni adolescente".

"Quando eravamo giovani noi c'era il famoso diario in cui venivano fatti i cuoricini con la freccia di Cupido e in questo caso la canzone stessa racconta di una giovane che nella cover del telefono aveva dei cuoricini, una giovane che aveva voglia di vivere, di esplorare il mondo".

Lai è riuscito a trasformare in speranza tanto del suo vissuto professionale, dalla canzone Mister che racconta dei bambini che chiedevano acqua al passaggio dell'esercito mentre si trovava a Nassiria a questa ultima vicenda che di cui ha scritto e oggi canta. Il brigadiere Lai coglie la bellezza della musica, delle parole e della forza di una canzone e a testimoniare quanto questa passione possa essere dirompente arrivano i grandi nomi della musica italiana e sarda per cui ha scritto, da Alberto Bertoli a Giampaolo Barceloneta, da Franca Pinna a Lucia Budroni di Oschiri. 

Tra le rondini e il gelo, vola più in alto di un aereo, eleva un grido di dolore ma anche di speranza, confidando in una realtà che possa restituire al rosso solo il colore dell'amore, quello vero, che supporta e affianca senza possesso e senza dolore.