Olbia - Ancora una volta la Cagliari matrigna ha svelato le sue vere intenzioni: mortificare ove possibile i territori periferici. Strano ma vero, il governo che non è riuscito a riformare gli enti locali intermedi (nonostante il referendum) ha deciso di sforbiciare le aziende sanitarie locali seguendo lo schema "quattro province storiche". Indi per cui ecco risuonare un requiem per la Asl numero 2 di Olbia. Ma se la Regione ha pensato di cavalcare l'ondata anti-spreco per accentrare i poteri dove fa più comodo ai notabili cagliaritani ha sbagliato di grosso. Dalla Gallura si è alzato subito il vento della protesta. I 26 sindaci hanno firmato un documento nel quale definiscono "grave" e "inaccettabile" tale iniziativa. Eliminare la Asl n°2 significa tornare indietro di 30 anni (essendo stata istituita nel '95), ma soprattutto significa mortificare un territorio importante, che cresce e che d'estate aumenta sensibilmente la sua popolazione a causa del flusso turistico. I 26 sindaci chiedono, dunque, un incontro ufficiale con Cappellacci prima della prossima riunione di Giunta.