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Calangianus, positivi anche dipendenti comunali: "numero destinato a crescere"

Il Comune conta ventisei positivi, ma cerca di portare avanti i suoi progetti

Calangianus, positivi anche dipendenti comunali:
Calangianus, positivi anche dipendenti comunali:
Camilla Pisani

Pubblicato il 15 April 2021 alle 06:00

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Calangianus. Ventisei positivi e decine di persone in quarantena, con numeri destinati a salire dopo lo screening disposto dall’amministrazione locale: questo il bilancio, ad oggi, del Comune di Calangianus; quattro dei contagiati sono dipendenti comunali, con tutte le conseguenze sulla logistica dei servizi (ancor più essenziali in tempi di campagna vaccinale). “Abbiamo ritenuto disporre, per i dipendenti non soggetti a quarantena, uno screening tramite tampone molecolare presso il Mater Olbia, e siamo in attesa dei risultati. Anche per i cittadini in quarantena stiamo aspettando i risultati del tampone, e sono purtroppo convinto che il numero dei positivi salirà irrimediabilmente” dichiara Fabio Albieri, sindaco di Calangianus. Come effetto diretto della crisi sanitaria, ormai è noto, c’è la crisi economica, che a Calangianus si fa particolarmente aspra, come racconta il sindaco: “tutta l’economia del paese sta risentendo delle chiusure, e questa zona rossa ha dato il colpo di grazia soprattutto alle attività ricettive, a quelle di ristoro, provandole in modo molto duro. Qualunque attività economica, oggi, soffre, e l’unico modo per uscirne è completare la campagna vaccinale. In questo senso noi abbiamo chiuso con le seconde dosi agli over 80, sabato inizieranno le somministrazioni agli over 70. L’unica difficoltà, al momento, è data dall’insufficienza -ritengo temporanea- di dosi Pfizer per le categorie fragili o con patologie croniche; rimaniamo in contatto quotidianamente con Ats e ci auguriamo che il problema venga risolto al più presto”. Malgrado le difficoltà imposte dalla pandemia, l’amministrazione calangianese ha continuato ad impegnarsi in alcune opere pubbliche, per le quali i lavori sono attualmente in corso: “abbiamo diversi cantieri, tra cui un cantiere verde che si sta occupando della riqualificazione di via Roma, con la sostituzione dei vecchi olmi e la sistemazione delle aiuole. Stiamo portando avanti anche importanti appalti, come quello relativo alla rotatoria al centro del paese, abbiamo cominciato i lavori nell’area dell’ex padiglione fieristico che ospiterà a settembre i mondiali di biliardo, oltre ai lavori per la messa in sicurezza dell’ex convento settecentesco che ospita il museo del sughero, ed in ultimo al progetto per l’efficientamento energetico della casa comunale, che permetterà un risparmio energetico pari ad un milione di euro” spiega Albieri. Altro importante progetto, la cui firma è avvenuta in questi giorni, è legato al rilancio del trenino verde. I 18 sindaci della rete, i cui territori sono interessati dalle storiche linee ferroviarie, collegati in videoconferenza, hanno firmato digitalmente, con il Commissario straordinario della Provincia di Sassari Pietro Fois e l’Amministratore Unico dell’Arst Roberto Neroni, il protocollo della rete del Nord Sardegna dando vita al progetto di promozione e valorizzazione della Ferrovia del Trenino Verde.  Il protocollo d’intesa è un partenariato con cui intraprendere, assieme all’Azienda Regionale Sarda dei Trasporti, un progetto di valorizzazione, promozione e sviluppo della linea ferroviaria storica Alghero – Sorso – Sassari – Tempio – Palau, oggi conosciuta come il percorso del “Trenino Verde della Sardegna​”. Un itinerario che quest’anno celebra lo scrittore inglese David Herbert Lawrence che 100 anni fa prese il treno per esplorare e poi raccontare le meraviglie della Sardegna dell’interno. Alghero, Olmedo, Usini, Sassari, Sorso, Osilo, Nulvi, Martis, Laerru, Perfugas, Bortigiadas, Aggius, Tempio Pausania, Luras, Calangianus, Sant’Antonio di Gallura, Arzachena, Palau. Una rete tra 18 Comuni che attraverso la riqualificazione e la valorizzazione di questa infrastruttura potranno promuovere azioni comuni e progetti condivisi per contribuire allo sviluppo economico, turistico, culturale dell’intero territorio. La lotta alla pandemia passa anche da qui, dal non arrendersi al ritorno dei contagi, dal tentare di non perdere la prospettiva, la speranza, la fiducia: Calangianus, come gli altri, resiste benché i colpi siano forti; le armi migliori saranno i vaccini e il buonsenso, grazie al quale “scollinare” e tornare ad una vita normale.