Tuesday, 19 March 2024
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Pubblicato il 08 May 2011 alle 22:14
Fedele Sanciu, nelle vesti di capo ultras, arringa i 2000 sostenitori che attendono l’arrivo di Berlusconi. La sala conferenze del Geovillage è colma. L’entrata nella sala del Presidente del Consiglio è salutata da un continuo sbandieramento e dal consueto “Meno male che Silvio c’è”. «Silvio, Silvio» acclama la folla, «Settimo, Settimo» corregge Berlusconi. Una voce femminile si leva dalla platea: «Sei bellissimo». Un invito a nozze per Silvio Berlusconi, che coglie l’occasione per la prima delle tre barzellette autocelebrative raccontate. « Una bella giornalista mi ha chiesto: Silvio mi inviti al bunga bunga? E io mi sono informato se fosse fidanzata. Lei mi ha detto che aveva appena lasciato il suo ragazzo perché troppo vecchio, aveva 38 anni. E io ho detto: e perché vuoi venire con me che sono vecchio? Bene, lei mi ha risposto: ma lei è un mito e i miti non hanno età».
PROMESSE PER OLBIA - Barzellette a parte, Silvio Berlusconi si fionda sulla campagna elettorale in atto. «L’amministrazione di Olbia si è inceppata per quattro anni, ma con Settimo la città ripartirà. Nizzi ha tutte le qualità possibili: concretezza e pragmatismo. Lui ha a cuore questa città, è un gran rompiscatole – dice scherzando – mi cerca sempre per risolvere i problemi di Olbia». Poi, uno dopo l’altro, espone le maggiori difficoltà del territorio con correlato impegno personale. «La Sassari – Olbia è interamente finanziata, i bandi sono già pubblicati. Troveremo i soldi anche per l’Olbia – Arzachena - Palau. Per quanto riguarda l’arretramento della stazione ferroviaria avete il mio impegno personale». Sul caro traghetti individua la strada maestra: «Ci sono stati aumenti anche del 100%. Il problema ha radice nell’Unione Europea. È quindi un problema da trattare anche a livello internazionale. Il vostro Mauro Pili diventerà sottosegretario – dice riferendosi ai rimpasti di governo – e si occuperà di aprire il tavolo per la risoluzione del problema». Infine parla di Meridiana, società che ha annunciato l’esubero di 910 dipendenti: «Ho convocato per martedì i ministri Romani e Matteoli per risolvere questo problema. State tranquilli, i problemi di Olbia sono tutti in corso di esame».
L’ATTACCO AI PM – Da Olbia, Silvio Berlusconi manda chiari messaggi al Paese. A ventiquattro ore dalla convention di Milano, il capo del Governo coglie l’occasione per lanciare nuove accuse ai pm. «Io non ho parlato di giudici, ma di pm. A Milano esiste un gruppo di pm che ha avanzato 30 accuse contro di me, ma per 24 volte c’è stata l’assoluzione o l’archiviazione. Certi casi sono stati anche prescritti. Questo vuol dire che le loro accuse erano talmente infondate da far correre troppo tempo per la sentenza». L’agenda politica di Berlusconi è fitta di impegni, compresi quelli con i giudici: «Domani andrò in tribunale per un motivo di cui non ne so nulla. Parlano di una persona mai conosciuta, un certo avvocato Mills. Ho subito ben 2567 udienze – dice quasi vantandosi – Sono l’uomo più processato dell’universo. Io devo rappresentare il Paese nel mondo, ma questi magistrati vogliono umiliare il Presidente del Consiglio».
LE RIFORME – «Come prima cosa vogliamo la riforma della giustizia. Fini ha sempre detto di no a questa riforma. Poi abbiamo capito il perché: aveva un accordo con i giudici». Poi espone l’impegno da portare avanti dopo le elezioni amministrative: «Vogliamo una legge d’iniziativa popolare per dimezzare il numero dei parlamentari – dice Berlusconi – e infine riformeremo il fisco».
I temi caldi sono terminati e Berlusconi può finalmente tornare al suo show. Ricicla una barzelletta raccontata più volte nel 2009. La campagna elettorale delle elezioni regionali si è conclusa più di due anni fa, ma Berlusconi si diverte ancora nel colpire il suo acerrimo nemico in abito di velluto, Renato Soru. «Sapete perché è sempre così incazzato? Perché lui si alza la mattina, va alla finestra, vede il sole, il mare e tutte le meraviglie della Sardegna, e dovrebbe essere felice e contento. Poi si tocca la guancia, capisce che si deve fare la barba, va in bagno, si guarda allo specchio, vede Renato Soru e si è già rovinato la giornata».
Prima di abbandonare il palco lancia l’ultimo appello al voto. Berlusconi sente sulle proprie spalle tutto il peso di queste amministrative. Il test del 15 e del 16 maggio vale più di ogni sondaggio. «Con il vostro voto darete sostegno anche al governo nazionale. Continueremo a lavorare per la libertà. Voi siete come missionari del centrodestra. Viva la Sardegna, viva la libertà» urla concludendo il discorso.
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