Olbia, 18 Febbraio 2015 - Nuovo colpo di scena nell'indagine sulla cessione della Costa Smeralda alla Qatar Holding avvenuta nel Maggio 2012. La Guardia di Finanza di Sassari, nel corso di un servizio per il contrasto all’evasione fiscale internazionale, sta eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Tempio Pausania per un valore complessivo di euro 132.790.425,00. Secondo le indagini portate avanti dalle fiamme gialle, coordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi, la vendita della Costa Smeralda avrebbe generato una plusvalenza non dichiarata al fisco italiano. Sotto la lente di ingrandimento sono finite le attività di due società con sede in Lussemburgo. In particolare, secondo le fiamme gialle, per evitare la tassazione italiana sarebbero state compiute delle complicatissime operazioni tecnico-contabili che avrebbero creato intenzionalmente società "esterovestite" in un paese dotato di un regime fiscale particolarmente favorevole come il Lussemburgo a seguito di pregresse altre operazioni svolte nelle Cayman, in Olanda e in America. Secondo la Guardia di Finanza, le indagini dimostrerebbero che tutte le decisioni di gestione e di natura commerciale sarebbero state prese da società italiane, in territorio italiano,che di fatto gestivano il portafoglio immobiliare della Costa Smeralda. Il Procuratore Capo della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Domenico Fiordalisi ha coordinato di persona per oltre un anno tutte le attività di Polizia Giudiziaria (avvalendosi anche dell’attività informativa dell’Arma dei Carabinieri, per connesse indagini di corruzione nello stesso procedimento penale e della piena collaborazione dell’Agenzia delle Entrate) ha richiesto e ottenuto la misura cautelare del sequestro preventivo, preordinato alla confisca per equivalente, nei confronti di diversi indagati italiani e stranieri coinvolti nell’evasione fiscale internazionale, corrispondente all’imposta evasa pari ad euro 132.790.425,00.
