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Cronaca

Tempio, appello Confartigianato: "Covid passerà, sosteniamo attività locali"

Tempio, appello Confartigianato:
Tempio, appello Confartigianato:
Olbia.it

Pubblicato il 07 November 2020 alle 16:16

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Tempio Pausania, 7 novembre 2020 - Appello della Confartigianato di Tempio attraverso Marina Manconi: "La crisi del COVID passerà, serve buonsenso nell’applicazione delle regole e scegliamo di comprare e sostenere le attività locali".

E’ accorato il messaggio che Confartigianato, con la Presidente di Tempio Pausania Marina Manconi, lancia a tutte le attività produttive locali, ai loro clienti e ai cittadini, e soprattutto alle Istituzioni che nei prossimi giorni potrebbero essere chiamate a scelte importanti. Infatti, l’impennata di contagi registrata nelle ultime settimane preoccupa le aziende per le ripercussioni che potrebbero impattare negativamente sul sistema sanitario e su quello economico.

“Il nostro messaggio è rivolto a tutti – continua Manconi – la nostra comunità locale a Tempio e nell’hinterland, già in grave difficoltà, ha sofferto pesantemente nei mesi di chiusura totale ma le imprese hanno anche investito tante risorse per garantire la massima sicurezza nei propri locali in vista della ripresa delle attività”. Per questo motivo è necessario che le autorità di controllo vigilino su assembramenti esterni alle attività produttive e commerciali, ma che si faccia ogni sforzo per evitare una serrata in questi mesi pre natalizi, che costerebbe troppo a tutta la città.

Novembre e dicembre, infatti, sono mesi chiave e non possiamo permetterci passi falsi. “Le aziende artigiane sarde – rimarca la Manconi - hanno subìto, mediamente, durante il lockdown un calo del fatturato del 60 per cento ma in caso di nuova serrata l'asticella si alzerà ulteriormente. Per un'impresa su tre questo si tradurrà in un colpo da ko. Bisogna evitare a tutti i costi un nuovo stop alle attività produttive e potenziare al contrario le altre limitazioni capaci di abbassare la curva”.

Confartigianato Sardegna con le proprie imprese, ha già fatto un appello importante, oltre a rispettare rigorosamente i protocolli anti-Covid-19 nei luoghi di lavoro, invitando a sollecitare l’attenzione dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini in generale affinché adottino comportamenti, anche nella vita privata, conformi ai protocolli con lo stesso rigore adottato dalle aziende. Abbiamo toccato con mano che questo virus non si diffonde solo nei luoghi di lavoro, paradossalmente tali luoghi sono più tutelati e vigilati rispetto ad altri e quindi più sicuri. Siamo imprenditori ma siamo anche cittadini e in qualità di attori sociali sentiamo doppiamente il peso delle responsabilità”.


“Dobbiamo abituarci a convivere con il virus mantenendo il rigore nel rispetto delle misure di protezione della salute, almeno fino a quando non verrà trovato un rimedio definitivo, come il vaccino. Fino a quel momento, dobbiamo tutti essere più rigorosi nell’uso estensivo dei DPI anche nell’ambito privato e familiare”.

La presidente Manconi, sottolinea come "In questo contesto, i cittadini e le imprese siano in costante e continua attesa dei provvedimenti normativi nazionali e regionali, i nostri comportamenti verranno condizionati da tali misure, come rappresentanti di categoria di imprese che appartengono al sistema economico locale, e ancora di più come rappresentanti dell’artigianato e del piccolo commercio, attività che hanno bisogno per essere svolte di una relazione diretta, di una condivisione, di presenza fisica, ci sentiamo responsabili per quello che può succedere e pensiamo di dover fare tutto ciò che rientra nelle nostre possibilità per migliorare le condizioni di lavoro delle nostre imprese".

"Unitamente a questo invito, che abbiamo fatto sin dal livello nazionale a quello regionale - conclude Marina Manconi -, ritengo doveroso rivolgermi in particolare alla dimensione locale; invitando tutti noi cittadini a tenere conto nelle nostre scelte di consumo e di acquisto delle imprese locali; in una realtà come il nostro territorio, già in grave difficoltà, Confartigianato invita chi può a consumare e a comprare dalle imprese e dalle attività locali per contribuire con questo semplice gesto a favorire queste imprese, per mantenere aperta una serranda in più e conservare un posto di lavoro in più".

"Nei prossimi giorni avremo ulteriori restrizioni nella mobilità e negli orari di apertura di diverse attività, un fatto che per provare a risolvere un problema sanitario creerà inevitabilmente altri problemi economici. Riteniamo che il problema non si risolva con una riduzione degli orari di apertura, ma anzi rivolgendoci come consumatori in particolare alle piccole botteghe a i produttori locali, alleggerendo le code nella grande distribuzione e favorendo, oltre alla salute l’economia di chi ci sta accanto, e creando un vantaggio per tutti".