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Cronaca

Ovile trasformato in fabbrica di marijuana: 4 arresti

Ovile trasformato in fabbrica di marijuana: 4 arresti
Ovile trasformato in fabbrica di marijuana: 4 arresti
Olbia.it

Pubblicato il 26 October 2017 alle 13:26

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Siligo, 26 ottobre 2017 -I Carabinieri della Compagnia di Bonorva hanno scoperto un vero e propriostabilimento industriale per il trattamento della canapa indiana nelle campagne diSiligo, ai piedi del caratteristico Monte Santo. Si tratta di un ovile quasicompletamente riconvertito al processo produttivo della marijuana, dove l’attivitàagro pastorale era ormai un elemento residuale.

Il blitz dei militari ha fotografato unmomento eloquente della vita dell’azienda: due ampi magazzini per il foraggiodestinati all’essicazione della canapa indiana con decine di piane stese capovolte adasciugare, una dotata anche di ventilatori, un camioncino stracolmo di piante appenatagliate pronto per essere scaricato, la sala mungitura riconvertita a stoccaggio dellepiante essiccate, che venivano appoggiate su delle ampie griglie metallicheelettrosaldate per garantire agli arbusti una adeguata ventilazione, l’ampio cortilerecintato che una volta raccoglieva gli ovini in attesa della mungitura era statotrasformato in una grandissima distesa di boccioli di marijuana, ormai prodotto finito,che si liberava delle ultime tracce di umidità sotto i raggi del sole, il tuttoaccuratamente sistemato sulle reti per la raccolta delle olive ed in alcuni essiccatorimultipiano.

Anche la separazione delle infiorescenze dalla pianta era automatizzata:una macchina elettrica per la defogliazione delle olive era stata adattata per distaccarei boccioli della canapa, che finivano in una vasca da bagno e da lì al repartoessicazione. Una macchina per il sottovuoto e decine di sacchi di plastica erano prontiper il confezionamento finale.

La fiorente attività era condotta da sette persone, scappate in tutte le direzioni all’irruzione dei carabinieri. Quattro di queste sono state bloccate e arrestate mentretre sono riuscite a far perdere le tracce nella vegetazione. Gli arrestati sono ilproprietario dell’ovile, A.F., 44enne di Siligo, suo cognato A.V., 53enne cittadino russo, e due orgolesi, A.O.F., 26enne, eG.D.R, 35enne.

La perquisizione ha consentito il ritrovamento, oltre a numerosi sacchi di marijuana già pronta, anche di un fucile a pompa cal. 12 e diversecartucce a pallettoni, di proprietà di A.F., per il quale questi aveva denunciato lacustodia presso la sua abitazione di Siligo e quindi irregolarmente detenuto nell’ovile.È probabile che il fucile servisse per la sorveglianza armata del sito, dato il notevolevalore dello stupefacente. Il peso del prodotto finito ritrovato è di un quintale e mezzoche sarebbe raddoppiato con quanto ricavato dalle oltre 600 piante, tutte alte circadue metri, ancora da trattare. Il tutto, una volta immesso nel mercato, al dettaglioavrebbe fruttato circa un milione di euro.

L’operazione è il risultato di una serie di prolungati avvistamenti eseguiti nel corso degli ultimi giorni dai militari del Nucleo Operativo di Bonorva, coadiuvati nella faseesecutiva dai Carabinieri delle Stazioni limitrofe. È stato individuato anche il sitodella piantagione, nelle pendici del monte, fornito di tubi per l’irrigazione e vastocirca un ettaro ma ormai privo delle 2.700 piante che ospitava.Gli arrestati si trovano reclusi presso la casa circondariale di Sassari – Bancali, adisposizione dell’Autorità Giudiziaria.