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Provincia, scoppia il caso "Politiche sociali"

Provincia, scoppia il caso
Provincia, scoppia il caso
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 June 2013 alle 17:41

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Olbia - Per una volta Zelindo Pucci, assessore provinciale alle Politiche sociali, ha lasciato da parte il suo carattere mite e disponibile per sparare vere parole di fuoco. Pucci è uno dei due assessori ad aver votato "No" in giunta al bilancio di previsione. Strategia dell'Udc? A giudicare dalle parole di Gesuino Satta in Consgilio ("Noi non ne sapevamo nulla") e dagli argomenti di Pucci, i problemi sarebbero ben altri. "A me non interessa nulla dei loro equilibri politici o della campagna elettorale per le regionali - ha sbottato Zelindo Pucci - io ho il mio lavoro e il mio stipendio dignitoso e mi interessa far bene in assessorato". Nel 2012, l'assessorato guidato da Zelindo Pucci aveva nel suo bel portafoglio 430mila euro. Fondi che sono stati distribuiti su tutto il territorio provinciale dopo un'accurata indagine sui fabbisogni reali. Parte dei fondi sono andati a sostentare le mense dei poveri, come ad esempio quella vincenziana di Olbia che ha ricevuto dalla Provincia 60mila euro. Altri fondi sono andati alle Parrocchie per le attività caritatevoli, altri per le associazioni riconducibli alla Diocesi, tendendo sempre al centro però il fine solidaristico. Un'altra parte di questo portafoglio è, invece, andato a bando per consentire alle associazioni provinciali di ricevere un aiuto per le loro attività. L'intento del bando non è quello di escludere o di scegliere le associazioni. Il meccanismo della ripartizione è stato affidato al possesso o meno dei requisiti. Chi ha i requisiti riceve i soldi. Niente discrezionalità, niente "amici degli amici", niente "fondi a pioggia". Si finanziano progetti con finalità sociali. Stop. "Sappiamo bene cosa sta succedendo nel territorio - ha raccontato Pucci - c'è tanta crisi, tante persone sono in difficoltà, noi abbiamo il dovere di aiutare queste persone". Qual è allora il problema? "Ci hanno tolto tutti i fondi - ha raccontato Pucci - non è che li hanno dirottati, hanno semplicemente tagliato solo le Politiche Sociali. Da 430 siamo passati 50mila euro circa". E non vi hanno avvertiti? "No, neanche il mio ufficio è stato avvertito - ha continuato Pucci - Ci hanno chiamato solo quando il Bilancio di previsione era pronto da approvare in Giunta. E io ho votato no.". Zelindo Pucci aveva tentato un contatto con Consiglio, commissioni e giunta già il 30 Maggio scorso con una lettera. In questo documento, con protocollo numero 14223, Zelindo Pucci chiede "di stanziare nel predetto bilancio importi non inferiori a quelli stabiliti nel bilancio dell'esercizio precedente (...) Alla luce della perdurante crisi economica che ha prodotto drammatiche ripercussioni sul tessuto sociale del nostro territorio (...) si richiede di incrementare di almeno il 10% i fondi inseriti nel bilancio 2012 per il sostegno delle attività delle associazioni". Zelindo Pucci non ce l'ha solo col taglio subìto, ma anche su come è stato gestito l'intero bilancio. SOno due i pomi della discordia: l'assessorarto al Turismo e quello allo Sport. Al Turismo vanno i soliti 470mila euro. 220mila sono destinati alle Pro Loco e alle loro feste tradizionali. Gli altri 250mila sono lo stesso destinati ad altre feste e/o manifestazioni. "Ma le pare possibile - ha sottolineato Pucci - che si debba fare un dobbio capitolo per le feste? Ma non bastano le feste delle Pro Loco? Altre ne dobbiamo finanziare?". Poi c'è l'Assessorato allo Sport: 70mila euro vanno "a Bando", 100 mila a discrezione. "Questa è una delle pagine più vergognose della Provincia - ha tuonato Pucci - Se non presenteranno degli emendamenti ragionevoli sono pronto ad invadere il Consiglio Provinciale con 100 associazioni. E se sperano che io mi dimetta hanno fatto male i conti". "Il mio assessorato non fa solo assistenza ai più poveri - ha continuato Pucci - abbiamo finanziato progetti utili come l'Ippoterapia a La Maddalena che ha dato dei risultati importanti, abbiamo mandato 15 ragazzi disabili in Spagna. Molte cose non le abbiamo neanche pubblicizzate. Ma le pare possibile che una festa patronale prenda 40mila euro? Prende più San Simplicio del mio Assessorato!". Insomma, Pucci ritiene il suo assessorato utile. Utile alle persone in difficoltà. Per questo chiede a gran voce i fondi che gli sono stati tolti. Del resto l'atteggiamento della Giunta non è stato proprio ortodosso. In tutti gli altri enti si tagliano proprio "le feste" in favore delle politiche sociali. Perchè nella Provincia di Olbia-Tempio succede l'esatto contrario?