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Bianca, Cronaca

Primo maggio Olbia, le parole della Cgil: "liberiamo il lavoro"

Interviene il segretario generale Danilo Deiana

Primo maggio Olbia, le parole della Cgil:
Primo maggio Olbia, le parole della Cgil:
Camilla Pisani

Pubblicato il 01 May 2024 alle 06:00

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Olbia. In occasione del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, Danilo Deiana, Segretario Generale CGIL Gallura, ha espresso una serie di riflessioni riguardo alla situazione del lavoro e della giustizia sociale.

Deiana ha sottolineato che il Primo Maggio è dedicato alla pace, alla giustizia sociale e al lavoro dignitoso. Ha evidenziato la crescente precarietà del lavoro in Sardegna, con la prevalenza di contratti precari e il diffuso part-time involontario, posizionando la regione al secondo posto per la percentuale di occupati che non riescono a trovare un lavoro a tempo pieno.

La CGIL ha lanciato una sfida, denominata "liberiamo il lavoro", che include quattro referendum per superare il jobs act e garantire più sicurezza nei subappalti. Deiana ha sottolineato l'importanza di raccogliere firme per questi referendum, che mirano a cancellare le norme sui licenziamenti illegittimi, regolamentare i contratti a termine e promuovere un lavoro più sicuro.

Queste le parole del segretario: "il nostro Primo maggio è dedicato alla pace perché sono troppi i teatri di guerra attorno a noi, alla giustizia sociale perché solo promuovendo la parità di genere e i diritti di tutti, anche dei migranti, possiamo fermare l’imbarbarimento della società e naturalmente al lavoro visto che è la festa dei lavoratori, un lavoro ancora troppo spesso precario, pagato male ed insicuro. Le analisi sulla qualità della domanda di lavoro da parte delle imprese, come mostrano i dati Inps sulle nuove assunzioni nel 2023, confermano la prevalenza di rapporti di lavoro precari o a termine. Inoltre, è significativo l’indicatore relativo al part-time involontario. Il rapporto Bes posiziona la Sardegna al secondo posto, dopo la Sicilia, per percentuale di occupati che non riescono a trovare un lavoro a tempo pieno. Noi della Cgil quest’anno vogliamo celebrare il 1° maggio continuando nella sfida lanciata il 25 aprile “liberiamo il lavoro”, quella dei referendum: quattro quesiti per superare il jobs act e garantire più sicurezza nei subappalti. Ovunque possibile, il sindacato raccoglierà le firme per i quattro quesiti contro la precarietà, i licenziamenti facili, la giungla di appalti e subappalti. Tra i punti principali della nostra campagna c’è la cancellazione delle norme sui licenziamenti illegittimi, la regolamentazione dei contratti a termine ed un lavoro più sicuro se è vero come è vero che in Gallura nel 2023 si sono registrati 44 infortuni sul lavoro, e nei primi due mesi del 2024 si sono già verificati 9 incidenti incluso uno mortale e due gravi con inabilità permanente. Un primato davvero triste ed inaccettabile, al quale non possiamo e non dobbiamo rassegnarci".

È lo stesso Deiana a chiudere il suo intervento con un invito al governo centrale: "aI provvedimenti annunciati dal governo nel decreto 1 Maggio non sembrano in grado di determinare sviluppi positivi: l’una tantum sulle tredicesime varrà solo per il 2025 e la prevista decontribuzione per le nuove assunzioni ha già dimostrato di non influire in maniera importante sugli incrementi occupazionali. Il governo, nel rispetto dell’articolo 1 della costituzione, ha l’obbligo politico e morale di mettere al centro della propria agenda la piena e buona occupazione".