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Ospedale San Francesco, non ci sono chirurghi: chiusa Chirurgia

La sanità sarda continua ad avere problemi

Ospedale San Francesco, non ci sono chirurghi: chiusa Chirurgia
Ospedale San Francesco, non ci sono chirurghi: chiusa Chirurgia
Olbia.it

Pubblicato il 19 October 2021 alle 14:19

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Nuoro. Situazione di grave disagio all'ospedale San Francesco di Nuoro, il più importante del centro Sardegna e punto di riferimento per tutta la parte orientale dell'isola. L'attività chiurgica del presidio è stata temporaneamente sospesa a causa del numero esiguo di chirurghi. Secondo quanto emerge, sarebbero disponibili solo 5 dirigenti medici: un numero troppo esiguo per mantenere i livelli assistenziali di base. Per questo motivo è stata sospesa temporaneamente l'attività di ricovero emergenza/urgenza dei pazienti con problematiche chirurgiche. Risulta sospesa anche l'attività di ricovero di Ortopedia.

Laconico il commento del sindaco di Nuoro, Andrea Soddu: "La paralisi dei reparti di Chirurgia e Ortopedia dell’ospedale San Francesco è la dimostrazione che la Regione resta sorda e indifferente alle grida d’allarme lanciate in più occasioni dal nostro territorio per un sistema sanitario al collasso. Oggi ci troviamo di fronte alla certificazione di una programmazione fallimentare. Se fino a qualche mese fa la pandemia è stata il paravento alle gravi inadempienze che segnaliamo da prima che esplodesse l’emergenza Covid, ora i nodi stanno venendo inesorabilmente al pettine. Purtroppo siamo stati facili profeti quando, a più riprese, abbiamo chiesto interventi immediati e definitivi perché altrimenti saremmo andati incontro al disastro".

E ancora: "Serve un intervento definitivo, che metta fine a turni massacranti per medici, infermieri, oss, che ci possono mettere tutto l’impegno e l’abnegazione di questo mondo, ma che non possono reggere a tali carichi di lavoro e per questo decidono di andare altrove.Tutto questo vale per il San Francesco, ma anche per i tanti dell’isola paesi che patiscono l’assenza del medico di base. Carenza a cui si è cercato di porre rimedio con selezioni che prevedono c ontratti a tempo a cui in pochissimi partecipano. Tra le tante proposte che in questi mesi abbiamo fatto alla Regione c’è quella di investire maggiormente sulla medicina territoriale, ciò che consentirebbe di non sovraccaricare gli ospedali. Ancora una volta ci ritroviamo a sollecitare la Regione affinché intervenga senza perdere un minuto di più. Non con visite a sorpresa negli ospedali, che non servono ad altro se non verificare con i propri occhi una situazione disastrosa che dovrebbe essere già nota, ma con una seria programmazione che faccia uscire la sanità nuorese da uno stato di emergenza cronica e che non riesce a garantire il diritto alle cure. Come ho sempre fatto, confermo la disponibilità ad adottare tutti i provvedimenti che sono nel potere dell’amministrazione per arrivare a una soluzione e così credo anche tutti i sindaci del territorio, chiediamo alla Regione che faccia altrettanto, mantenendo gli impegni presi di fronte ai cittadini. Nonostante finora si siano rivelati tempo perso, siamo pronti a partecipare ad altri incontri che si intendano organizzare sul tema, ma con proposte e soluzioni messe nero su bianco. Senza condizionali, né verbi al futuro, solo con azioni concrete e immediate".