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Cronaca

Olbia, Urban Center: manca poco al taglio del nastro.

Olbia, Urban Center: manca poco al taglio del nastro.
Olbia, Urban Center: manca poco al taglio del nastro.
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 March 2013 alle 16:54

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Olbia - La Gedi, la società che ha vinto l'appalto per l'Urban Center, ha quasi portato a compimento il suo lavoro. Tra non molto la città di Olbia potrà finalmente riappropriarsi di una parte importante della città: San Simplicio. Non che la basilica fosse inaccessibile: semplicemente, di fronte ad essa, si stava (e si sta ancora) lavorando per il grande progetto Urban Center che ha previsto la riqualificazione dell'intera area con l'abbattimento delle vecchie case, la creazione di un parcheggio sotterraneo e la costruzione di un sagrato degno di questo nome con tanto di piazza e di verde pubblico. Un bel progetto, realizzato bene, che rende giustizia alla basilica e alla città di Olbia con la sua bellezza. Il nuovo sagrato ha tutte le carte in regola per diventare uno dei cuori pulsanti della città. C'è però un piccolo neo in tutto questo splendore. Durante gli scavi per la realizzazione del parcheggio sotterraneo sono stati ritrovati importantissimi reperti archeologici che, in teoria, dovrebbero diventare uno dei fuori all'occhiello dell'offerta turistico-culturale della città. Un ritrovamento previsto dalla Soprintendenza guidata dal dottor Rubens d'Oriano che per essere valorizzata ha necessità di risorse aggiuntive. Com'è andata a finire? "I finanziamenti promessi dalla Regione in merito - ha dichiarato l'assessore alla Cultura del Comune di Olbia Vincenzo Cachia - non sono ancora arrivati. Per rendere accessibili i reperti e predisporre l'area servono ulteriori risorse che, al momento, non ci sono". La speranza è che la Regione si ricordi della promessa.