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Olbia, Punta Asfodeli: 500m di spiaggia liberati da ombrelloni e sdraio

L'intervento della Guardia Costiera

Olbia, Punta Asfodeli: 500m di spiaggia liberati da ombrelloni e sdraio
Olbia, Punta Asfodeli: 500m di spiaggia liberati da ombrelloni e sdraio
Olbia.it

Pubblicato il 12 August 2022 alle 13:55

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Olbia. Si intensificano i controlli della Guardia Costiera nella settimana clou dell'estate gallurese: prosegue l'operazione Mare Sicuro grazie ai militari della Capitaneria di Porto.

Nella serata di ieri, i militari dell’ufficio Circondariale di Golfo Aranci e della dipendente
Delegazione di Spiaggia di Porto Rotondo, a seguito di numerose segnalazioni inerenti
attrezzature da spiaggia abbandonate sull'arenile a Punta Asfodeli” nel Comune di Olbia, hanno provveduto alla rimozione delle stesse, ponendole sotto sequestro. 

E' stata così liberata e restituita alla libera fruizione un’area di circa 500 metri quadri circa di demanio marittimo, per un totale di 90 pezzi tra lettini, sedie e sdraio e 40 ombrelloni.

Dal 6 agosto ad oggi, la Motovedetta CP 709 e il Battello GC B 77, nell’ambito dei
controlli di polizia marittima, hanno elevato 13 sanzioni amministrative, per un totale di
circa 3.000 euro nei confronti di diportisti, per il mancato rispetto della distanza minima dalla costa, per la navigazione/sosta/ancoraggio nelle acque interdette alla navigazione, per
l’assenza a bordo dei documenti richiesti dalla normativa vigente.

Il Comandante Francesco D’Esposito dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci continua con le raccomandazioni ai diportisti, sulla necessaria prudenza, sull’osservanza dei limiti di navigazione per le unità da diporto invitando a rispettare in modo puntuale i limiti di velocità in funzione delle zone di navigazione. Massima attenzione sia data alla tutela dell’area di riserva integrale, presso l’area del Parco Nazionale Geomarino dell’Arcipelago di La Maddalena e delle acque antistanti l’isola di Mortorio, dove NON sono consentite la navigazione, la sosta e l’ancoraggio (ad una distanza inferiore ai 300 metri dalla costa), la balneazione, la pesca e tutte le attività che possano arrecare danno all’ambiente marino.