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Olbia, Pd a congresso. Seggi chiusi alle 22

Olbia, Pd a congresso. Seggi chiusi alle 22
Olbia, Pd a congresso. Seggi chiusi alle 22
Angela Galiberti

Pubblicato il 15 June 2013 alle 18:48

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Olbia – Un congresso partecipato, vissuto, con due liste a “contendersi” la direzione del partito ad Olbia. Per la prima volta, il Partito democratico si scopre “democratico” e decide di misurarsi in un congresso. Certo, il congresso è combattuto, alcuni (corrente Degortes) l'hanno persino osteggiato e disertato. Ma alla fine, questa mattina, l'assise partitica prende vita. E che vita. In via Roma ci sono più di 200 persone – iscritti del Pd, più i candidati delle due liste (NOMI), più le parti sociali (Cisl e Cgil) e i capigruppo del Consiglio Comunale di Olbia. Il primo ad intervenire, dopo la relazione del decano Giovanni Tamponi, è il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli. Il primo cittadino ha ricordato a tutti l'importanza dei partiti, ma ha anche lanciato un monito: qualunque assessore voglia candidarsi alle regionali dovrà dimettersi dal suo ruolo in giunta, altrimenti prenderà lui provvedimenti. Fabio Spano, segretario territoriale della Cgil, invitato ufficialmente all'incontro ha invece denunciato pressioni per non farsi vedere in via Roma. L'episodio è grave, ma Spano non ha voluto denunciare pubblicamente chi l'ha minacciato. Dopo di che è stato il turno di Ivana Russu, che ha sottolineato quanto sia importante avere una dirigenza forte in un circolo cittadino, soprattutto per “controllare” gli eletti. Non sono mancati neanche gli interventi dei consiglieri comunali come Pietro Spano. “Dobbiamo smettere di rinfacciarci a vicenda che il partito è vittima e schiavo delle correnti. Questa è retorica – ha detto Pietro Spano all'assemblea - perché il partito di fatto è nato e vive di correnti di pensiero differenti, ma vicine per tanti altri motivi, su tutti la visione comune di giustizia sociale. Dobbiamo imparare a vivere meglio il rapporto tra le posizioni presenti nel partito democratico. Dobbiamo recepire il meglio dell'uno e dell'altra corrente di pensiero, dirci le cose in faccia, fare sintesi, programmare e andare avanti senza strascichi evitando di minacciare ripercussioni qualora la nostra posizione sia in minoranza”. All'assemblea si è rivolta anche Angela Corda, candidata alla carica apicale del direttivo del circolo di Olbia. La candidata ha parlato di rinnovamento, di fiducia nei confronti dei giovani, ma anche di un cambio di rotta rispetto alle “tradizioni”, alle correnti, ai “padroni delle tessere”. Le votazioni si sono aperte subito dopo pranzo. Due le liste in lotta per la direzione del circolo olbiese: “Democratici e basta” con Valerio Cecchini segretario e “Partito Democratico” con Angela Corda segretario. I seggi si chiuderanno alle ore 22.