Li Cuncheddi (Olbia) - Per gli olbiesi, la spiaggia di
Li Cuncheddi ha qualcosa di magico perchè, nonostante tutto, ha conservato - almeno in parte - il suo essere selvaggia e indomabile. Certo, la cosiddetta "
civiltà" è arrivata anche a Li Cuncheddi, ma il suo fascino è rimasto quasi inalterato agli occhi di chi la ama.
Quasi, per l'appunto. Perché la "civiltà" non ha portato con sè solo concessioni, baretti, hotel e residence, ma anche - e soprattutto -
un campionario assai esteso di rifiuti abbandonati nell'ambiente. Alle spalle della spiaggia, vi è un'area verde composta da macchia mediterranea e ginepri divisa da quattro
"insenature". All'interno di questo
boschetto si può trovare un vero e proprio campionario perfetto dell'inciviltà. Le persone, infatti, hanno eletto a "
cassonetto" questo angolo di paradiso.
Tra i ginepri si possono trovare bottiglie in PET, pacchetti di sigarette, cartacce varie, buste, resti di biscotti. Ma se il "cassonetto" fai da te non è abbastanza, c'è dell'altro. Il boschetto, essendo riparato da sguardi indiscretti, è stato trasformato anche in "
bagno pubblico": tra la vegetazione e i rifiuti, infatti, si possono scorgere decine di "
rifiuti organici". Ovviamente non si tratta di "
umido", ma di
feci umane. Un biglietto da visita decisamente
poco invitante per Li Cuncheddi e per la stessa Città di Olbia che, da quest'anno, ha messo sulle spiagge colonnine per i rifiuti e bagni chimici. Evidentemente il numero di questi "optional" non è sufficiente a fermare la diffusa specie di
homo incivilus.
L'assenza di questi servizi, però, non deve trarre in inganno: per evitare un simile scempio
basta portarsi dietro una busta e utilizzarla per riporre i rifiuti, per poi gettarla in un cassonetto al ritorno. Un gesto semplice che garantisce il rispetto per l'ambiente e il rispetto per tutte le persone che frequentano la spiaggia.