Wednesday, 30 April 2025
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Pubblicato il 20 February 2021 alle 17:36
Olbia. Fare lezione all'aperto, ma non come "protesta simbolica" contro le restrizioni Covid, bensì perché mancano le aule: è la decisione che ha preso la dirigente Salvatorica Scuderi, che guida con successo da anni l'istituto Deffenu di Olbia, una delle tante eccellenze di questo territorio. Lunedì 22 febbraio le lezioni verranno svolte nella piazzetta situata proprio di fronte all'istituto, ma ci sarà anche una conferenza stampa per approfondire il tema. La situazione vissuta dal Deffenu preoccupa, e non poco, i genitori di studenti e studentesse che hanno deciso far sentire la propria voce. "Lo scorso mese di dicembre i genitori eletti nel Consiglio d’Istituto dell’ITCG “Deffenu” avevano, anche a mezzo stampa, manifestato grande preoccupazione in ordine alla mancanza di aule (almeno 6/8) necessarie per garantire lo svolgimento della normale didattica, per il venir meno della disponibilità di quelle ubicate nella struttura di Maria Rocca (concesse in convenzione dal Comune di Olbia fino al 20/12/2020, in attesa che la Provincia provvedesse a reperire nuovi spazi.Purtroppo, nonostante siano passati alcuni mesi, la situazione non solo non è migliorata ma, se possibile, è anche peggiorata. Nell’ultima seduta del Consiglio d’istituto è emerso con chiarezza la mancanza di alcun intervento da parte dell’Ente preposto (Provincia), finalizzato ad ottenere una soluzione immediata all’assenza di aule", si legge in una nota stampa firmata dai genitori del Consiglio di Istituto. "Gli studenti, infatti, già pesantemente penalizzati dalla didattica a distanza di questi mesi, ora che, con turnazione, frequentano in presenza, sono impossibilitati ad utilizzare i laboratori (chimica, informatica, nautico ecc), perché gli stessi devono essere utilizzati come aule per le classi in DAD, ospitando i docenti e gli alunni che hanno diritto, comunque, a frequentare in presenza. Al fine di collaborare per il bene comune, sia la scuola che i genitori, dall’inizio dell’anno si sono dati da fare per individuare spazi da poter utilizzare come aule, informandone l’Ente preposto, con riferimento alla esigenza di ottenere sia locali da utilizzare a regime nei prossimi anni, che locali da utilizzare immediatamente per consentire uno svolgimento regolare del presente anno scolastico. Ai fini di tale ultima esigenza, abbiamo riscontrato anche la disponibilità da parte del Sindaco Nizzi, dichiarata durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, a concedere, almeno fino alla fine dell’anno scolastico in corso, i locali in via Capotesta, ex sede degli uffici della Società Partecipata ASPO", continuano i genitori. "A fronte di tali segnalazioni e offerte di disponibilità, dobbiamo purtroppo prendere atto dell’assenza di qualsiasi riscontro in merito da parte degli Uffici della Provincia preposti per la zona omogenea di Olbia Tempio, che possa in qualche maniera portare una soluzione immediata al problema che impedisce a quasi 200 alunni di poter esercitare il diritti di svolgere una regolare attività, con utilizzo in particolare dei laboratori che costituiscono una parte essenziale dell’apprendimento nella maggior parte degli indirizzi presenti nell’Istituto". "Per gli studenti del Deffenu, pertanto, questa situazione diventerà sempre più intollerabile ed insostenibile nel momento in cui la percentuale degli alunni in presenza dovesse passare dal 50% al 75%. In tal caso, infatti, l’Istituto potrà garantire ai ragazzi un regolare svolgimento della didattica in sicurezza, solamente avviando i turni pomeridiani, con tutte le difficoltà che si dovranno affrontare, oltre che del personale, docente e non della scuola, soprattutto da parte delle famiglie dei ragazzi pendolari o comunque residenti in zone poco o per niente servite da servizio pubblico negli orari serali; difficoltà queste che, soprattutto in questo periodo di pandemia, aumentano i casi di dispersione scolastica, che costituiscono un prezzo sociale altissimo che stiamo pagando tutti.Come genitori siamo sconcertati e avviliti da questa assenza istituzionale, come se lo svolgimento dell’attività didattica non fosse una priorità da affrontare, per cui facciamo l’ennesimo appello alla Provincia, eventualmente anche con l’intervento diretto degli Uffici di Sassari, affinché non si limiti alla pubblicazione di inviti a presentare offerte per locazione di immobili da adibire ad aule, ma si attivi con l’urgenza del caso a garantire ai nostri ragazzi, che saranno il futuro di questa territorio, spazi vitali per la didattica, anche accogliendo, provvisoriamente, le offerte provenienti da altri Enti o eventualmente mettendo a disposizione altri locali di cui avesse la disponibilità. Il nostro territorio cresce e si affaccia al futuro, ma l’investimento vero è oggi, garantire un percorso didattico completo e professionale a chi il futuro deve costruirlo.In attesa di ricevere notizie “concrete” dalla Provincia, come genitori si stanno esaminando le ulteriori azioni da intraprendere per tutelare il diritto allo studio degli studenti dell’Istituto ITCG “Deffenu”", concludono.
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