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Pubblicato il 04 December 2018 alle 11:57
Olbia, 04 dicembre 2018 - Il mostro è vicino a noi: può essere il nostro vicino di casa, oppure una persona che vive nella nostra stessa strada. Si mimetizza, finge di essere normale, poi attacca e quando lo fa se la prende con il più debole, con chi non è difeso o non può difendersi.
Ieri, in zona Bandinu, è stata torturata una gatta: qualcuno ha preso una canna, gliel'ha infilata con forza nell'ano, ha dilaniato l'intestino e l'ha fatta uscire nella schiena. Il tutto come se nulla fosse, come se quello tra le mani non fosse un essere vivente senziente, dotato di sentimenti, carattere e terminazioni nervose per sentire il dolore.
La gatta, dilaniata dal dolore e dalla tortura, è riuscita a tornare a casa e la sua padrona, Torina F., non ha potuto fare altro che piangere, prendere un trasportino e volare letteralmente dal veterinario per tentare un intervento urgente disperato. Il povero animale è morto sotto i ferri a causa delle lesioni interne riportate.
La gatta si chiamava Sofia ed era di proprietà. Il fatto è avvenuto in via Imperia alta, in una zona molto delimitata. La padrona ha già sporto denuncia.
Certo è che niente può giustificare quanto successo in Zona Bandinu.
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