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Olbia, Elezion europee. Uggias: Europa grande opportunità

Olbia, Elezion europee. Uggias: Europa grande opportunità
Olbia, Elezion europee. Uggias: Europa grande opportunità
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 May 2014 alle 16:21

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Olbia, 03 Maggio 2014 - Questa mattina, nella sala conferenze del Museo Archeologico di Olbia, Giommaria Uggias ha fatto il bilancio della sua attività di europarlamentare in quota Italia dei Valori. Un mandato complesso - il primo per l'eurodeputatoolbiese, dedicato a tematiche importanti quali i trasporti, l'ambiente, i diritti dei cittadini. Il leitmotiv del discorso tentuto da Uggias è stata la "programmazione": una pratica di cui si parla molto, in Italia, ma che non viene mai applicata in modo serio. Giommaria Uggias, invece, ritiene che la programmazione sia fondamentale per il futuro del Paese e, in particolare, per il futuro della Sardegna. "Abbiamo perso un'altro anno sulla programmazione energetica - ha detto Giommaria Uggias, ricandidato al Parlamento Europeo -. Ieri Eurostat ha pubblicato dei numeri che non inducono all'ottimismo. In Italia, la disoccupazione è al 12,7%. In Germania è al 5,11%. In Sardegna, un giovane su due è senza occupazione". Numeri da brivido che descrivono un paese stagnante che deve capire che per uscire dal pantano deve guardare tutto in prospettiva (dandosi molto da fare). L'energia è uno dei grandi temi sui quali Uggias punta. La Sardegna, baciata dal sole e dal vento, è stata teatro di uno dei grandi flop sull'energia. "Ricordiamo la vicenda Alcoa. Il Parlamento approva una legge che riduce il costo dell'energia alle industrie energivore. Un atto che va contro il principio del "no" agli aiuti di stato - ha detto Giommaria Uggias -. La Commissione Europea e la Corte di Giustizia condannao l'Italia. Alcoa deve restituire 300milioni di aiuti di stato indebitamente percepiti. Se Alcoa non paga, lo dovrà fare l'Italia, quindi pagheranno i cittadini". Uggias non lo ha detto esplicitamente, ma questo andare a tentoni - come aiutare un'azienda in procinto di chiudere - è un chiaro effetto della mancanza di programmazione nel Paese. Se il settore energetico fa acqua da tutte le parti, non va meglio in quello dei trasporti, specialmente in quello aereo. "Vorrei capire perché Meridiana è trattata come una piccola impresa in crisi occupazionale - ha rimarcato Uggias -. In altre parti d'Italia, se si perdono 100 posti di lavoro si fa chiasso. Due settimane fa 5 organizzazioni sindacali fanno una grande manifestazione e questo finisce in un articoletto relegato nella pagina economica. Cosa c'è dietro tutto questo? E' una situazione inaccettabile. La lotta per la corretta informazione è fondamentale".