Olbia, 11 Febbraio 2014 - La Zona franca, vero e proprio tormentone del 2013, torna al centro delle cronache politiche olbiesi grazie alla presentazione della lista
Zona Franca Randaccio. La conferenza stampa si è svolta all'Hotel President e ha visto la partecipazione dei due fondatori del Movimento Zona Franca:
Rosaria Randaccio e Francesco Scifo. "
La Zona franca è un diritto e se la sinistra prenderà il potere, noi non avremo la Zona franca. - ha esordito Rosaria Randaccio -
Cappellacci, piaccia o no, è l'unico politico che ha impedito la perdita di questo diritto. Con la delibera dello scorso febbraio ha comunicato a tutti che la Sardegna è Zona franca. Nessuno ha mai impugnato quella delibera". I cavalli di battaglia dei zonafranchisti sono sempre gli stessi: sviluppo economico, costo irrisorio per l'energia, lavoro, impresa, diritto acquisito dei sardi. Le critiche? Frottole dovute all'ignoranza. "
Siamo vicini alla meta. - ha detto l'avvocato Scifo -
Dobbiamo fare la Zona franca prima che il Parlamento approvi la nuova riforma del Titolo Quinto della Costituzione. Una riforma che vuole limitare i poteri regionali. Solo con la Lista Randaccio avremo la forza di influire. Noi non dobbiamo rinunciare alla nostra automia". Dopo i due leader del movimento, hanno parlato i cinque candidati galluresi:
Andreas Coni, Giuseppe Baffigo, Gaetana Frasseto, Aldo Demartis e Angelo Mannu. I candidati si sono tutti soffermati sulla terribile crisi che sta vivendo la Sardegna. Una crisi che costringe i sardi, giovani e meno giovani, a prendere una difficile decisione: quella di abbandonare l'isola perchè nell'isola non c'è nè lavoro nè futuro. Secondo i candidati galluresi, la Zona franca può essere utile a rivitalizzare l'economia e quindi ad interrompere la diaspora dei sardi nel mondo.