Olbia, assembramenti davanti scuole elementari: "noi giovani più responsabili degli adulti"

Olbia, 12 ottobre 2020 - E' una lettera profondamente indignata quella che oggi la redazione di Olbia.it ha ricevuto da una giovane studentessa olbiese costretta a rinunciare alle lezioni in presenza a causa del Coronavirus. Indignata perché la ragazza racconta di aver visto, in città, molti assembramenti davanti alle scuole elementari cittadine: una situazione che stride proprio con la didattica a distanza "patita" dagli adolescenti.

"Buonasera, scrivo alla redazione per segnalare i diversi assembramenti che in questi ultimi giorni ho visto davanti alle scuole elementari.Faccio un esempio: scuola di Va vignola, tutte le mamma ATTACCATE senza mantenere le distanze, bambini che giocano a stretto contatto senza mascherina e senza nessuno che controllasse. Hanno chiuso le scuole superiori, all’interno delle quali le distanze venivano mantenute, mentre genitori irresponsabili, che evidentemente non hanno compreso la situazione continuano a far gli affari propri creando assembramenti e facendoli creare ai propri figli".

La giovane, nella lettera, menziona i diversi casi positivi tra bambini e operatori scolastici riscontrati in alcune scuole elementari della città: "bisogna pure chiedersi il motivo?", si domanda la studentessa che preferisce rimanere anonima. "Veniamo colpevolizzati noi giovani però mi sono resa conto di essere molto più responsabile degli adulti", spiega.

Insomma, tanti ragazzi ora costretti alla Dad, colpevolizzati per gli "assembramenti" fuori dalla scuola, iniziano a guardarsi intorno e a osservare che le regole non sono rispettate proprio da tutti, anche da chi dovrebbe dare l'esempio.