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Pubblicato il 11 September 2017 alle 13:13
Olbia, 11 settembre 2017 - A quattro anni dall'alluvione che nel 2013 ha devastato la città di Olbia e ucciso tante persone, torna ad accogliere dei piccoli studenti la scuola di Maria Rocca: il plesso scolastico divenuto, suo malgrado, simbolo del Ciclone Cleopatra poiché - proprio accanto alla struttura - 'scoppiò' un canale tombato (uno dei tanti che ci sono a Olbia).
La decisione, molto criticata in città, era stata preannunciata in campagna elettorale e concretizzata con atti amministrativi precisi dalla giunta guidata da Settimo Nizzi. Olbia, infatti, è una città piena zeppa di bambini: il tasso demografico è più che positivo, mentre scarseggiano le strutture per accogliere i piccoli olbiesi. Per questo motivo, Maria Rocca è stata riaperta: oggi è il primo giorno di scuola per tre prime e tre classi della Scuola dell'Infanzia.
In città, tale riapertura non è passata inosservata: in molti si chiedono se Maria Rocca è sicura e se la sua riapertura è da considerarsi opportuna. Per la verità, Maria Rocca non è l'unica scuola a due passi da un potenziale canale in esondazione: anche la scuola di Santa Maria è in queste condizioni (e infatti venne danneggiata dall'alluvione); lo stesso dicasi per l'Ipia, per l'asilo di via Lupacciolu, per il Liceo Classico. Insomma, le strutture scolastiche a rischio durante una potenziale alluvione sono tante. Maria Rocca è rialzata rispetto al piano stradale e può contare su un primo piano in caso di emergenza: la speranza è che non ci sia bisogno di utilizzarlo e che, in caso di alluvione, il Piano di Protezione Civile funzioni perfettamente e tutte le scuole vengano prontamente chiuse ed evacuate.
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