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Nuova Questura, Settimo Nizzi: “Giovannelli si prende meriti non suoi”

Nuova Questura, Settimo Nizzi: “Giovannelli si prende meriti non suoi”
Nuova Questura, Settimo Nizzi: “Giovannelli si prende meriti non suoi”
Olbia.it

Pubblicato il 27 May 2011 alle 16:09

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Come aveva annunciato, quella contro Giovannelli sarà una dura opposizione. Settimo Nizzi risponde prontamente alle parole del nuovo sindaco che, ieri, aveva annunciato la ripresa dei lavori relativi alla costruzione della nuova Questura di Olbia. «Apprendo che il sindaco Gianni Giovannelli si sia preso i meriti per la soluzione di un problema al quale, invece, non ha mai lavorato. Ricordo che la battaglia sull’assegnazione dei fondi necessari a realizzare l’opera e il successivo sblocco, è stata condotta in Parlamento, dal sottoscritto, in qualità di deputato, e dal senatore Fedele Sanciu».

Secondo il deputato del Pdl, le parole di Giovannelli suonano come spot elettorale: «Malgrado la campagna elettorale sia finita, il sindaco continua a fare e a farsi propaganda, anziché riconoscere lealmente i meriti di chi ha lavorato nell’interesse del territorio, perché a questo siamo stati delegati dai nostri concittadini, olbiesi e galluresi. Tanto che dall’autunno scorso, quando le opere sono state interrotte, non abbiamo mai smesso di sollecitare i ministri Maroni e Matteoli, nonché l’ingegner Incalza, responsabile tecnico delle Infrastrutture, ma anche il vicecapo della Polizia, il prefetto Izzo – afferma Settimo Nizzi, che severamente aggiunge - Il sindaco Giovannelli, invece, considera la ripresa dei lavori una sua vittoria, per il solo fatto di aver spedito due giorni fa una lettera al ministro Maroni. Ma sono certo che la stessa non è ancora arrivata sul tavolo del Ministro». Infine, il leader dell’opposizione di centrodestra annuncia l’imminente interessamento da parte del Governo alla struttura che ospiterà la nuova Questura di Olbia. «In giornata il ministro Tremonti apporrà la definitiva firma sul documento di finanziamento totale dell’opera, con buona pace di tutti coloro che in campagna elettorale hanno più volte stigmatizzato l’allontanamento dello Stato dalla nostra città» conclude Settimo Nizzi.