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Cronaca

Mater Olbia, Rispo e Merlini: basta diffamazioni, via alle querele

Mater Olbia, Rispo e Merlini: basta diffamazioni, via alle querele
Mater Olbia, Rispo e Merlini: basta diffamazioni, via alle querele
Olbia.it

Pubblicato il 04 July 2019 alle 19:26

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Olbia, 04 luglio 2019 - Ricordate il 2015? Fu l'anno di grazia per il Mater Olbia: l'anno dell'acquisizione del compendio da parte della Qfe tramite la società S.H.R.P. Srl, ma fu anche l'anno di Alessandro Marini e dei diritti di usucapione che l'uomo afferma di aver acquisito dal pastore che i quei terreni viveva.

All'epoca la vicenda destò scalpore, ma non andò molto avanti: nonostante la guerra di carte bollate in sede giudiziaria, l'affare venne portato a termine e la Sardinia Healtcare and Research Properties (S.H.R.P. Srl) acquisì il compendio dove ora muove i primi passi il Mater Olbia (che ha aperto ai ricoveri proprio lunedì scorso).

In questi anni, le vicende giudiziarie legate a questa vicenda non sono finite: sono andate avanti e hanno visto il coinvolgimento, tramite alcune denunce, del noto avvocato penalista Angelo Merlini e del dott. Rispo, plenipotenziario del Qatar in Italia.

In queste ore, in cui le notizie sul Mater Olbia si rincorrono a causa dello stop all'approvazione dei fondi per la ricerca, Merlini e Rispo hanno deciso di fare chiarezza su quanto sta avvenendo al Tribunale di Tempio da qualche anno.

In un lungo comunicato firmato sia dall'avvocato che dal plenipotenziario, i due fanno la cronistoria di quanto successo dal 2015 in poi: dalla causa per usucapione fino alle denunce ricevute.

"Si ha certezza che Marini non è mai stato proprietario dei terreni attinenti il Mater Olbia, così come mai in precedenza il pastore. Ciononostante, venivano intentate diverse azioni civili di carattere cautelare da parte del Marini tese a rivendicare il possesso di una vasta area di terreno di 60 ettari sottraendola alla Shrp, legittima proprietaria", si legge nella nota firmata da Rispo e Merlini.

L'avvocato Merlini, una volta archiviate le prime vicende giudiziarie, è stato denunciato per presunte firme false nelle procure relative proprio alle varie liti che coinvolgono il Qatar: queste denunce sfociano nel procedimento giudiziario 406/17 R.G.N.R. per il quale, si legge nella nota stampa, "è stata chiesta in data 28/3/2018 l'archiviazione per infondatezza".

Il 19 ottobre 2018, il Gip archivia tale procedimento giudiziario, mentre ad aprile dello stesso anno - continua la nota - è stata depositata un'altra denuncia simile alle precedenti. Tali denunce sarebbero state fatte da Alessandro Marini.

In seguito a un batti e ribatti, consulenze, opposizioni all'archiviazione così via, si arriva 23 maggio 2019: il Gip - in seguito all'ultimo atto di opposizione all'archiviazione - fissa l'udienza al 19 settembre 2019 per la sua discussione.

"Non corrisponde al vero che l'avvocato Angelo Merlini sia stato rinviato a giudizio né tanto meno (notizia di questa mattina) il Gip abbia imposto al Pm la formulazione coatta del campo di imputazione", si legge nella nota stampa.

In seguito ad alcune notizie circolate, l'avvocato Merlini e il dott. Rispo hanno deciso di avviare una querela contro "tutti i soggetti coinvolti nell'attività diffamatoria e calunniatrice".

Si tratta di una vicenda delicata, complessa, intricata, che non solo coinvolge persone note e stimate nel territorio, ma che sfiora - volente o nolente - anche l'investimento qatariota in Sardegna.

A questo punto non resta che affidarsi al Tribunale di Tempio Pausania affinché la giustizia faccia il suo corso e stabilisca eventuali responsabilità.