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La Consulta provinciale dello Sport approva il progetto sui defibrillatori

La Consulta provinciale dello Sport approva il progetto sui defibrillatori
La Consulta provinciale dello Sport approva il progetto sui defibrillatori
Olbia.it

Pubblicato il 29 April 2012 alle 16:48

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La Provinciainveste sull’acquisto di 40 defibrillatori, una scommessa importante che serve a creare sul territorio una rete indispensabile a fronteggiare le emergenze che spesso coinvolgono chi pratica lo sport, i professionisti, ma anche i dilettanti della domenica. Il progetto, presentato oggi dall’Assessore provincialeallo SportGiovanni Pileri e dal presidente dell’omonima commissione, il consigliereQuirico Sanna,ha ricevuto il plauso da parte dei componenti della Consulta provinciale dello Sport, formata dai rappresentanti dei comuni, della Asl n. 2 e delle associazioni sportive, tra queste la F.G.C.I All’ordine del giorno, oltre al progetto dei defibrillatori, anche la presentazione della bozza dell’opuscolo divulgativo sulla prevenzione nello sport che presto andrà in pubblicazione e sarà distribuito in maniera massiccia sul territorio, in particolare nelle scuole. “Le risorse finanziarie che stiamo mettendo in campo per questo progetto,circa 60 mila euro, sono esclusivamente nostre – ha spiegato Giovanni Pileri – per tutta la Sardegna infatti il Ministero ha messo a disposizione solo 220mila euro,insufficienti per avviare progetti di ampia portata come quello che vogliamo concretizzare sul territorio della Provincia Olbia Tempio”. L’obiettivo è creare unarete territoriale che accorci le distanze, in modo che gli apparecchi siano collocati in un luoghi strategici e passino solo pochi minuti in caso di intervento. “L’azione della Provincia – ha aggiunto l’Assessore - deve servire da stimolo alle amministrazioni comunali e alle società sportive che potrebbero anche loro, autonomamente, acquistare i defibrillatori e coprire così tutto il territorio” In questo progetto sarà indispensabile attivare anche la formazione per rendere le persone capaci di gestire il cosiddetto “primo intervento” che può salvare la vita a chi è in pericolo quando il cuore si ferma. Su questo fronte,come per l’individuazione dei criteri per la copertura sul territorio, è indispensabile il coinvolgimento della A.s.l. oggi rappresentata dal Dott. Antonio Saba, in sostituzione del medico dello sport Dr. Patta, che ha evidenziato la necessità di attivare le procedure nel rispetto delle normative nazionali vigenti. “E' opportuno quindi che si facciano dei corsi base – ha concluso il consigliereQuirico Sanna - in particolare dedicati agli allenatori e ai tecnici delle squadre per metterli in condizione di intervenire nei primi istanti. Spero che questo mio auspicio si concretizzi al più presto in qualcosa di operativo grazie anche alla collaborazione dellaAsl”.