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Cronaca

Istituto IPIA Olbia, Corda: dentro la città, come luogo di “vita sociale”

Istituto IPIA Olbia, Corda: dentro la città, come luogo di “vita sociale”
Istituto IPIA Olbia, Corda: dentro la città, come luogo di “vita sociale”
Olbia.it

Pubblicato il 05 January 2021 alle 20:19

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Olbia, 5 gennaio 2021 - Anche a OlbiA per gli istituti scolastici cittadini è cominciata la campagna iscrizioni incentrata sull'offerta formativa per meglio indirizzare gli studenti alla scelta degli studi scolastici da intraprendere per il proprio futuro. I genitori sono invitati ad iscrivere i loro ragazzi presso corsi di studi che incideranno sotto molti profili, non solo futuro lavorativo della vita dello studente, ma anche vita familiare fatta di organizzazione spostamenti, orari di ingresso e uscita, frequentazione di luoghi sicuri e facilmente raggiungibili. La notizia del futuro trasferimento dell'Istituto Ipia "Amsicora" di Olbia in un terreno della Zona Industriale, proprio in questi giorni cruciali, ha quindi avuto una certa rilevanza mediatica destando non poche perplessità per una realtà come quella di Olbia che ha comunque un felice esempio di classi di Istituto scolastico trasferite al Delta Center della stessa Zona Industriale. Ora, grazie alla messa a disposizione di un terreno, non lontano dalla rotatoria di Cocciani, ceduto ad una cifra simbolica dal Cipnes alla Provincia, il Ministero dell'Istruzione, approvando l'elenco degli interventi da finanziare, ha dato l'ok anche alla realizzazione del "Polo scolastico di Olbia - Primo lotto funzionale Ipia" per un importo di 6 milioni di euro. Il progetto incluso nel Piano di edilizia scolastica 2018-2020 prevede la realizzazione della nuova scuola in una zona sicura da rischio alluvione, ma fuori dal circuito cittadino e quindi con nuove incognite importantissime per la vita dello studente, in primo luogo quella degli spostamenti. Non poteva quindi rimanere indifferente il Preside Gianluca Corda, che da nove anni dirige l'Istituto Ipia "Amsicora" di Olbia: "Qualche anno fa ero stato informato di questa idea e mi era stata mostrata un’area della zona industriale. Questa IPOTESI mi era stata ribadita questa estate nel corso di una riunione per la ripartenza delle scuole post COVID ed in presenza dell’ufficio tecnico della ex Provincia, testimoni i miei colleghi dirigenti delle altre scuole, avevo invitato il commissario ad incontrare la comunità scolastica dell’IPIA prima di procedere, evidenziando le numerose perplessità che la stessa nutre circa lo spostamento della scuola - dichiara il dirigente Corda - . E invece oggi (peraltro nel giorno della apertura delle iscrizioni e immagino la confusione che si genererà) apprendo che l’iter sta andando avanti. Ribadisco nel piccolo del mio ruolo di Dirigente della scuola che sia URGENTE e NECESSARIO coinvolgere tutti i portatori di interesse (in primis Consiglio di Istituto, Collegio dei docenti e in generale famiglie, alunni, personale docente e ATA) in questa scelta, storica per una intera comunità scolastica". Il dirigente Corda ha voluto precisare di non avere posizioni contrarie a priori "chi mi conosce sa che per educazione e formazione analizzo tutti i fattori senza assumere posizioni contrarie o favorevoli aprioristicamente, ma ho sempre nutrito perplessità circa lo spostamento dell’istituto lontano dal centro cittadino, sebbene riconosco che nella vocazione della scuola (tecnica e professionale) possa avere dei vantaggi . Ma accanto a questo fattore analizzo il gran numero dei pendolari (abbondantemente oltre il 50%) provenienti da diversi territori della Gallura con diversi mezzi di trasporto che si troverebbero ad avere un problema in più, nonché ad altri problemi legati alla gestione del personale che lavora su più sedi dell’istituto o altre scuole. E sono da sempre convito dell’importanza della presenza delle scuole DENTRO la città, come luogo di “vita sociale” dei suoi quartieri Ho sempre sognato che l’IPIA, in via Emilia, una volta avviate le opere di mitigazione del rischio idraulico della città, con i suoi grandi spazi intorno, potesse diventare finalmente un luogo sicuro di aggregazione, incontro e rinascita di un intero quartiere che dal 2013 vive nell’angoscia dell’Alluvione. Ma sempre oggi ho letto che questa resterà l’utopia di un “preside” sognatore!" Ha concluso il Dirigente Corda.