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Intervista al talento olbiese Gioia Trecco, oro nei 1000 metri mezzofondo

Intervista al talento olbiese Gioia Trecco, oro nei 1000 metri mezzofondo
Intervista al talento olbiese Gioia Trecco, oro nei 1000 metri mezzofondo
Laura Scarpellini

Pubblicato il 27 September 2020 alle 11:59

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Olbia, 27 settembre 2020 - La passione per lo sport, specialmente in quelli individuali, infonde grinta e una grande determinazione che aiutano a superare gli impedimenti in cui un'atleta può incappare.

Ne sa qualche cosa il giovane talento dell'atletica olbiese Gioia Trecco, che non ha mai arrestato il suo amore per lo sport malgrado qualche spiacevole impedimento. Classe 2005 nata a Arzignano in provincia di Vicenza già a soli tredici anni ho proposto alla madre un trasferimento in Sardegna per inseguire la sua grande passione per l’equitazione.

Poi ecco arrivare la svolta che l'ha fatta scendere da cavallo. Scopre il mondo dell'atletica grazie al padre: un problema al ginocchio la costringe ad abbandonare l'equitazione e quindi prova a distrarla con un'alternativa sportiva. Scoppia la pura passione!

"Come dice sempre mio padre: “prima montavo a cavallo, ora sono io il cavallo. Devo ammettere che non l’avevo mai presa in considerazione l'atletica, ma poi si è rivelata una vera grande passione per me". Ecco come ricorda quel periodo Gioia Tracco quando i problemi al ginocchio da un impedimento sono diventati la sua svolta sportiva.

Il suo meraviglioso sorriso, e l'entusiasmo che riesce a trasmettere mentre si racconta fanno intendere che ormai l'atletica giochi un ruolo fondamentale anche nei progetti futuri di Gioia Tracco: " Sono al secondo anno del liceo classico e ora aspiro ad entrare alla Nunziatella di Napoli, per diventare carabiniere o finanziere, sempre come atleta".

"Fin da piccola sono stata una ragazza sportiva, ho provato veramente di tutto: danza classica, moderna, karate, nuoto, pattinaggio (pattini a rotelle), ginnastica ritmica, equitazione (salto ostacoli). Insomma tanti sport, ma sono sempre stata penalizzata a causa della malattia della crescita che si è sviluppata sul mio ginocchio". Così ricorda i sui brevi trascorsi di vita Gioia Tracco, in cui lo sport è stato sempre protagonista.

"Ora la situazione sta migliorando, ma quando era apparsa all’inizio, avevo circa otto anni. Il dolore era veramente forte. Fortunatamente adesso che faccio atletica il problema si sta pian piano dissolvendo. Spero che non mi dia problemi con le nuove distanze che andrò ad affrontare questo inverno (4 km campestri). Ad oggi posso dire di essere veramente felice, avendo ottenuto buoni titoli, infatti sono Campionessa Regionale nei 1000 metri su pista, e vice Campionessa Regionale nei 2000 metri campestri. Nonostante ciò non sono ancora soddisfatta, voglio di più. Sono determinata, molto. Sento che il meglio di me deve ancora uscire, sono solo all’inizio".

Agli scorsi Campionati Individuali Regionali Mennea Day di Cagliari il 12 e 13 settembre scorso, salendo sul gradino più alto del podio, Gioia Trecco ha dimostrato tutto il suo talento e la sua voglia di vincere. In 3:08"97 la nostra campionessa che milita nell'Atletica Olbia, ha bruciato i 1000 metri davanti a Giulia Carta, dimostrando il proprio potenziale, ancora tutto da sviluppare.

Per chi si avvicina allo sport in giovanissima età ed appassionandosi prosegue con ritmi agonistici, sono inevitabili sacrifici e rinunce per conciliare gli studi, la famiglia e gli intensi allenamenti. I fine settimana spesso poi implicano trasferte all'insegna di eventi e competizioni che sono un ulteriore dispendio di energie. Di tempo libero ne rimane ben poco: "Sono un’adolescente comune, ma per l’atletica ho dovuto rinunciare alle uscite pomeridiane durante la settimana. Confesso che non mi dispiace, mi piace vivere nell'ambiente dell’atletica. Con questo non voglio dire che bisogna stare chiusi in casa anziché stare in compagnia, ma quando si fa uno sport come l’atletica, per quanto mi riguarda bisogna prendere delle decisioni importanti per la salute, e per se stessi. Molti miei amici fumano o bevono mentre io ho preferito scegliere un'altra strada con lo sport".

Lo sport pur con tutto il sacrifici che comporta, nell'età evolutiva rimane lo strumento più efficace per integrarsi nella società, mantenendo un atteggiamento costruttivo e sempre proteso al migliorarsi. "

Io consiglio vivamente di fare sport ai ragazzi come me, perché aiuta a liberare la mente, dà soddisfazioni, mantiene in forma e ti sviluppa, non solo fisicamente ma anche psicologicamente. - ci racconta tra un sorriso e l'altro - Inoltre lo sport porta a nuove amicizie, esperienze indimenticabili e con le gare si visitano anche posti unici".

La disciplina che è alla base dello sport se assimilata diviene una componente del proprio carattere, rafforzandosi come una vera caratteristica personale, che aiuta a raggiungere equilibrio, e stabilità. Doti queste che risultano essere ben evidenti in Gioia Trecco cresciuta tra sani principi anche grazie all'educazione trasmessa a scuola dalle suore.

"Oggi sono molto orgogliosa di me stessa quando riesco a conciliare lo studio con lo sport: durante la mattinata sono molto attenta alle lezioni, così quando torno a casa lo studio è più semplice e veloce. Mi dedico dalle due alle tre ore al giorno ai compiti, poi vado al campo per allenarmi, e per liberare la testa".

In Sardegna e in Gallura è un continuo fiorire di giovani talenti sportivi. Sempre più ragazzi si stanno appassionando allo sport, portandosi a casa medaglie e grandi gratificazioni sia in ambito regionale, che nazionale. La regione sembra essere diventata una vera e propria fucina dei prossimi campioni del futuro, in diversi ambiti sportivi.

"Nonostante i titoli già ottenuti, sono ancora nella fase iniziale, - ci racconta Gioia Tracco - desidero migliorarmi e coltivare col tempo questo meraviglioso sport. Vorrei veramente arrivare in alto, ci credo molto, e continuerò a farlo. L’atletica non è solo allenamento fisico e testa, ma è anche cuore, speranza e desiderio. Bisogna crederci fino alla fine, anche quando le gambe vengono meno. Se corri con il cuore troverai sempre la forza per continuare. Poi mio nonno dice che per correre serve rabbia ed ha ragione! La rabbia aiuta moltissimo. A breve affronterò gli Italiani Cadetti e Cadette a Forlì, il prossimo 3 Ottobre. In questi giorni sto avendo alcuni problemi al periostio delle gambe, ma tengo duro! Non è proprio l’ora di mollare e non ho minimamente intenzione di farlo. Ho una frase per me molto significativa che recita: “Dolor brevis, gloria aeterna est”,che dal latino si traduce in “Il dolore è momentaneo, la gloria eterna”. È una frase che ho sempre ben in mente, mi aiuta a spingermi oltre, ad osare e a riuscire farcela". Da queste sue ultime frasi ecco trasparire tutta la forza di questa giovanissima donna che dietro un sorriso disarmante e la freschezza dei sui anni, nasconde una grande determinazione sportiva.

"Vorrei trasmettere dei ringraziamenti speciali a Gianni Mei e alla sua famiglia, fonte di grande ispirazione, che ogni giorno mi segue e mi spinge a dare il meglio. Credono fortemente in me come la mia famiglia i miei amici e tutti coloro che mi vogliono un gran bene. Soprattutto in gara, mi segue un tifo che si sente da chilometri".

E con il suo buonumore concludiamo il nostro incontro che ha saputo trasmetterci la voglia di infilarci le scarpe da runner, e iniziare a sgranchirci le gambe indossando come lei, il nostro sorriso migliore.