Dopo cinque ore di dibattito l’assemblea regionale del Partito Democratico ha scelto: le liste per la Camera e per il Senato devono essere modificate. Hanno partecipato all'incontro tutti gli esponenti locali del partito.
Il Pd sardorifiuta la lista proposta dalla Direzione nazionale dopo la mancata intesa sull'ordine dei candidati per Camera e Senato.
I dirigenti sardi hanno quindi datoal segretario regionale Silvio Lai un mandatoper chiedere ai vertici romani del partito, con Pierluigi Bersani in testa, di creare due liste che da una parte rispecchino i risultati delle ultime primarie, e dall’altra contengano solo esponenti della politica locale (fatta eccezione per i capolista).
La rivolta è contro alcuni nomi, ma anche contro l’ordine in cui i nomi compaiono nelle liste, dato che da quell’ordine dipendono le probabilità di elezione.
