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Gallura: il Carcere di Nuchis senza acqua potabile

Gallura: il Carcere di Nuchis senza acqua potabile
Gallura: il Carcere di Nuchis senza acqua potabile
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 September 2018 alle 17:01

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Tempio Pausania, 28 settembre 2018 - Il carcere di Nuchis, un penitenziario inaugurato pochi anni fa, è pieno zeppo di problemi. Questo è, almeno, quanto hanno rilevato i deputati del Movimento 5 Stelle Alberto Manca e Mario Perantoni durante una visita che si è svolta lo scorso 3 settembre. Da tale visita è scaturita una interrogazione scritta indirizzata al Ministero della Giustizia presentata il 21 settembre scorso.

"Nel corso di una recente visita presso la casa di reclusione «Paolo Pittalis» di Nuchis (Tempio Pausania, Sassari), svoltasi in data 3 settembre 2018, si riscontrava presso la struttura medesima il permanere degli annosi problemi alla rete idrica interna, apparsi immediatamente dopo l'inaugurazione della stessa, avvenuta nel 2012 - si legge nell'interrogazione -. Tali criticità provocano continue infiltrazioni e perdite lungo i muri, dovute alle otturazioni delle condotte, a loro volta da imputare al fatto che le tubazioni del carcere sono in ferro e il passaggio dell'acqua ne determina tanto l'ossidazione quanto il distacco della relativa zincatura".

Il documento prosegue con la descrizione delle problematiche: "l'acqua che fuoriesce dalle condutture, per via dell'elevata concentrazione di ferro e zinco, si presenta rossastra e con sedimenti di colore marrone. Le percentuali di questi elementi in essa riscontrate risultano superiori alle soglie massime previste dalla legge, pertanto la stessa non è potabile. In conseguenza di ciò, per gli utilizzi alimentari se ne rende necessario un costante e oneroso approvvigionamento dall'esterno", mentre "i malfunzionamenti della rete idrica in diversi settori dell'edificio costringono intere sezioni dello stesso a rimanere prive di acqua calda e senza riscaldamento nei mesi invernali, con evidenti disagi per i detenuti".

Altro annoso problema riscontrato dai due deputati pentastellati riguarda la dotazione organica: "allo stato attuale si contano dieci unità in meno delle diciassette complessivamente previste e necessarie per garantire l'efficiente funzionamento della struttura, la quale ospita quasi esclusivamente detenuti in regime di alta sicurezza (AS3)".