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Cronaca

Fase 2, tutto in mano a Regione: da 18 via libera a ristoranti

Fase 2, tutto in mano a Regione: da 18 via libera a ristoranti
Fase 2, tutto in mano a Regione: da 18 via libera a ristoranti
Olbia.it

Pubblicato il 12 May 2020 alle 08:33

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Olbia, 12 maggio 2020 - Tutto in mano alle Regioni, compresa ovviamente la Regione Sardegna: è così che il Governo Conte mette fine al "decisionismo dall'alto" e consegna agli enti regionali la loro autonomia sulla Fase 2. Quell'autonomia che la Sardegna ha provato ad esercitare non senza intoppi: non tutti i Comuni, infatti, hanno deciso di riaprire, tra i pochi che l'hanno fatto che la Città di Olbia.

Via libera, dunque. Via libera ai negozi al dettaglio, ai ristoranti e forse anche al traffico aereo che potrebbe ripartire a Olbia già dal 21 maggio - almeno per i voli privati, quelli civili chi lo sa. La data spartiacque è il 18 maggio: vera riapertura per tutti, con tanto di linee guida che saranno date entro pochi giorni.

Soddisfatto il presidente della Regione, Christian Solinas. “Il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2 dell’emergenza. Una fase particolarmente complessa sulla quale eserciteremo le nostre scelte di allentare - in sicurezza - le restrizioni in atto e tenendo conto, in particolare, della specificità della nostra Isola anche in relazione alla ridotta circolazione del virus”. Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas al termine della riunione di stasera in videoconferenza col Premier Giuseppe Conte alla quale hanno partecipato i Governatori.

“Dal 18 maggio si potranno quindi aprire sotto la nostra responsabilità gli esercizi al dettaglio in base alle esigenze del territorio e della popolazione”, sottolinea il presidente.

“Il Governo avanzerà - come nel caso delle aperture di bar e ristoranti - delle proposte che verranno integrate da quelle delle Regioni avendo riguardo delle specifiche caratteristiche del territorio”, prosegue Solinas.

“Nel corso della riunione abbiamo manifestato l’esigenza di un accordo tra lo Stato e le Regioni a Statuto speciale per trovare una soluzione alla riduzione del gettito fiscale - stimata in circa 700 milioni di euro - determinata dall’emergenza. La Regione attualmente copre per conto dello Stato spese per alcuni servizi essenziali, tra i quali quelli legati alla sanità e al trasporto pubblico locale che difficilmente potranno essere coperti a causa del minor gettito dovuto al lockdown”, conclude il presidente Solinas.