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Ex San Raffaele, delibere approvate. Scanu denuncia ritardi da parte delle banche

Ex San Raffaele, delibere approvate. Scanu denuncia ritardi da parte delle banche
Ex San Raffaele, delibere approvate. Scanu denuncia ritardi da parte delle banche
Angela Galiberti

Pubblicato il 19 September 2014 alle 14:07

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Olbia, 19 Settembre 2014 - E' in pausa il consiglio comunale che sta affrontando le delibere sull'Ex San Raffaele. Alla riunione, iniziata questa mattina, sta presenziando anche Lucio Rispo, project manager della Qatar Foundation Endowment. L'occasione è del resto molt importante. Il consiglio comunale deve approvare due delibere riguardanti il progetto dell'ex San Raffaele. A infuocare la seduta, però, ci ha pensato il consigliere-deputato di maggioranza Giampiero Scanu che, nel suo accorato intervento, ha parlato dei poteri forti che starebbero ancora remando contro l'ex San Raffale. "Non vorrei rovinare la festa, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra per essere all'altezza della situazione. Il nostro sindaco e il presidente del consiglio comunale hanno dato l'abbrivio a questa assise non facendo nomi e cognomi di chi sta remando contro il San Raffaele. Oggi stiamo esercitando un'azione di supplenza. Una sorta di sussidiarietà che significa prendere il posto di chi, avendo il dovere di farlo, non lo ha fatto almeno finora. Diciamo le cose così come stanno - ha detto Giampiero Scanu -. La fondazione del Qatar ha nella sua totale disponibilità ha l'immobilie, ma non ha i terreni circostanti perché nonostante Banca Intesa e Unicredit abbiano detto che l'offerta va bene, Banco Sardegna e Sardalising non hanno ancora dato una risposta. Non posso fare valutazioni di merito, mi limito a registrare che due istituti i credito non hanno dato una risposta. Quando è iniziata questa avventura, quella era un'area agricola e il consiglio comunale la trasformò in area G, in area servizi ospedalieri. Cosa aspettano questi due istituti? Cosa vogliono questi istituti di credito da un'area destinata a servizi ospedalieri? Dobbiamo dire che siamo qua per lanciare un segnale molto chiaro chi non vuole vendere i terreni alla fondazione. Il messaggio è questo se voi non li vendete noi li espropriamo. Possono essere gli istituto di credito sardi a impedire di l'incrocio di volontà tra lo Stato, il Vaticano, il Qatar, la Regione e il Comune di Olbia ad andare avanti? In quel terreno non deve sorgere una bisca, un casinò, una fabbrica di veleni, ma un ospedale! Non sono sicuro che quello odierno sia l'ultimo passo. Sono sicuro che questa volta non ci fermeranno. Però oggi deve essere netto e chiaro il nostro modo di operare". Come ha confermato Vanni Sanna, l'offerta del Qatar è stata "accettata" sin dal 10 Agosto, ma fino ad oggi manca una risposta formale. Le delibere del San Raffaele sono state comunque approvate tutte, compresi gli espropri.