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Cronaca

Escursionisti olbiesi salvano muflone in pericolo di vita

Escursionisti olbiesi  salvano muflone in pericolo di vita
Escursionisti olbiesi  salvano muflone in pericolo di vita
Laura Scarpellini

Pubblicato il 14 October 2019 alle 19:58

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Olbia, 14 ottobre 2019 -La Gallura non è solo mare e spiagge mozzafiato. Sono sempre di più sul territorio gli appassionati del trekking e delle attività all'aperto, che si concedono escursioni in meravigliosi angoli del nostro territorio.
Nella città di Olbia poi le associazioni sportive che del camminare immergendosi nella natura ne hanno fatto il loro obiettivo primario, se ne contano a decina.
Tra le tante abbiamo incontrato Giuseppe Dejana dell'associazione Nonsolotrekking ASD che una manciata di ore fa durante un'escursione con gli associati, è stato protagonista di un'avventura a lieto fine.
"La nostra associazione è nata a Olbia nel 2016 anche se operavamo come gruppo spontaneo già dal 1998. Nella giornata di domenicaabbiamo effettuato una delle nostre uscite bi-settimanali con destinazione Gorropu de Ghirovai (noto anche Gorropeddu). All'arrivo nei pressi dell'ingresso della gola principale abbiamo notato delle chiazze di sangue e, come ci siamo sporti nei pressi del primo salto alto solo qualche metro, abbiamo notato la presenza di un muflone bellissimo che stava accasciato. Intorno a lui erano presenti evidenti tracce di sanguinamento. L'animale seppur sofferente, era vigile e spaventato".
Dejana ci racconta di questa avventura nell'avventura che ha veduto come protagonisti tutti i componenti dell'escursione domenicale:" Abbiamo fatto tutto il possibile per non stargli troppo vicino in modo che non cercasse la via di fuga verso i pericolosi salti del canyon. Poco distanti sarebbero stati anche di qualche decina di metri che, nella caduta, avrebbero di certo potuto causare anche la morte del povero animale. Tempestivamente abbiamo avvisato il Corpo della la Forestale chiamando il 1515.Siamo stati richiamati subito dalla sede più vicina a noi, a Baunei, e così grazie a "Whatsapp" abbiamo inviato la posizione Gps e nel giro di un'ora è arrivato un mezzo con tre uomini del Corpo".
Dejana ci racconta che è stato contattato immediatamente uno specialista attraverso la Forestale per valutare le condizioni del muflone. E così all'arrivo della dottoressa veterinaria, l'animale è stato messo in ottime mani consentendo al gruppo, rassicurato ormai sulle buone condizioni di salute del muflone, di riprendere il cammino di rientro in tutta serenità.
"Nel pomeriggio di oggi una nostra iscritta ha contattato direttamente l'ufficio del Corpo della Forestale di Baunei, ed ha avuto la conferma del fatto che il muflone avesse subìto una lussazione ad un arto posteriore che gli avrebbe impedito di muoversi. Ora si trova presso l'ambulatorio del veterinario che lo sta sottoponendo alle cure del caso. Cosa certa è che non versa in pericolo di vita. Già da ieri, sulla strada del rientro, era partito il toto-nome nel caso di una felice soluzione della situazione: tutto il gruppo lo ha battezzato Fortunato. Se non fossimo capitati noi da quelle parti il poveretto sarebbe morto sicuramente".
Fa piacere riportare la notizia di un episodio in cui la fatalità di un incontro inaspettato, abbia permesso di salvare un animale in grave difficoltà. La sensibilità poi del gruppo escursionistico ha fatto il resto.
Di certo chi pratica questo genere di attività ha un animo sensibile e rispettoso nei riguardi dell'ambiente naturalistico in cui si addentra. Dovrebbe essere così per tutti nel quotidiano, e manifestare amore verso gli animali e il mondo che ci circonda.
La coscienza non dovrebbe consentire mai a nessuno di "girarsi dall'altra parte", valutando la possibilità di potercisi trovare noi stessi nella condizione di dover chiedere aiuto.