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Cronaca

Dalla Sardegna i mattoni di latte di Giangavino Muresu

Dalla Sardegna i mattoni di latte di Giangavino Muresu
Dalla Sardegna i mattoni di latte di Giangavino Muresu
Laura Scarpellini

Pubblicato il 25 November 2019 alle 19:53

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Olbia, 25 novembre 2019 -A quanto pare la "fuga di cervelli" dalla nostra amata Sardegna qualche volta ne risparmia qualcuno. Questa volta a farsi largo tra l innovazioni dell'imprenditoria giovanile, è stata la start-up tutta sarda che è risultata essere tra le vincitrici della finale del Network Incubatori, Acceleratori e Parchi scientifici e tecnologici all'ultima edizione del Premio Gaetano Marzotto 2019. Lo scenario della città di Torino, presso l’UniManagement ha visto svolgersi l’Italian Techweek.

Il giovane 33 enne della provincia di SassariGiangavino Muresu è l'inventore-industriale che nel 2011 ha dato il via a Milk Brick. Una giovane startup davvero innovativa che dona una nuova vitaagli scarti del latte dei caseifici, e al latte scaduto della grande distribuzione. Con l'alimento forse tra i più diffusi nella nostra cultura occidentale si riesce a ricavare un bio-compostoisolante termico brevettato, che viene utilizzato per produrremattoni prefabbricati per l’edilizia.

Certo è che Muresu c'ha messo del suo dal punto di vista dell'estro che si confà agli architetti, ai visionari. L'economia circolare è anche questo. Una rivisitazione delle influenze architettoniche o artistiche, conferendo una funzione del tutto nuova all'elemento di partenza: in questo caso del latte.

E così il progetto Milk Brick si propone di risolvere tre grandi problemi della produzione industriale moderna: il consumo di acqua eccessivo, lo smaltimento dello scarto industriale ( latte), e la dispersione termica degli edifici ( istallazione del prodotto finito quali pannelli coibentanti, risultanti dalla lavorazione).

Per ora l'azienda ha terminato la sua fase di startup a cui dovrà fare seguito nei mesi a venire la delicata fasedi industrializzazione. Sappiamo che si attende la costruzione di un gruppo industriale con aziende già attive nel comparto edilizio che intendono inprendere una direzione più ecosostenibile.

Con la nuova tecnologia si preserveranno ogni anno miliardi di metri cubi di acqua dolce in tutto il pianeta, e il prezioso latte non andrà perso.

Una giovane mente sarda che ha nel suo dna la simbiosi con il proprio territorio, non poteva non pensare alla conservazione di tale patrimonio naturale, con una visione nel pieno rispetto ambientale e nello sviluppo.

La Sardegna conferma ancora una volta di guardare ad un futuro lontano pur avendo sempre ben saldi i piedi e il cuore nella sua meravigliosa terra.