Thursday, 05 December 2024
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Pubblicato il 17 November 2024 alle 18:45
Shelby Township. Dal cuore del Michigan, una straordinaria storia di emigrazione, perseveranza e orgoglio culturale ha preso forma attraverso i decenni. Il Club Great Lakes Sardegna, originariamente noto come "Club Sardegna di Detroit", rappresenta un faro di identità sarda nel Nuovo Mondo, la cui storia inizia negli anni Cinquanta, quando i primi emigrati sardi si riunivano spontaneamente a Belle Isle e in altri parchi di Detroit.
Questi primi incontri informali, nati dal desiderio di mantenere vivo il legame con la terra d'origine, si sono evoluti in qualcosa di più strutturato negli anni Settanta, quando Felicita (Phyllis) Ruda Fenu iniziò a organizzare sistematicamente i ritrovi attraverso l'invio di cartoline.
Nel 1971, sotto la guida del primo presidente Giovanni Fenu, il club iniziò a prendere una forma più ufficiale, dotandosi di un regolamento e del nome "Club Sardegna di Detroit".
Gli anni Ottanta videro l'ascesa alla presidenza di Stefano De Montis, periodo durante il quale il club iniziò il lungo percorso per ottenere il riconoscimento ufficiale dalla Regione Sardegna. Un cammino che si sarebbe rivelato lungo e tortuoso, caratterizzato da innumerevoli tentativi di comunicazione con le autorità regionali, spesso senza risposta.
La svolta significativa nella leadership avvenne nei primi anni Novanta, quando Maria Antonietta Nieddu DeRush assunse la presidenza, ruolo che mantiene ancora oggi. Sotto la sua guida, il club ha raggiunto importanti traguardi, tra cui l'organizzazione del primo ballo formale nel 1995, un evento che ha segnato un momento di particolare orgoglio per la comunità.
La storia del club è profondamente intrecciata con quella personale della sua presidente, Maria Antonietta Nieddu DeRush, che incarna perfettamente il ponte tra la Sardegna e il Michigan. Nata a Olbia e arrivata nel Michigan all'età di sei anni, Maria Antonietta guida il club da oltre tre decenni con immutata passione: "Quando sono arrivata, la gente ci chiedeva cosa fosse e dove fosse la Sardegna," ricorda la 77enne olbiese, "Oggi tutti conoscono la Sardegna, tutti vogliono visitarla, tutti sognano di viverci".
Sotto la sua guida appassionata, il circolo offre regolarmente corsi di cucina tradizionale sarda, dove i partecipanti possono imparare l'arte della preparazione delle pietanze tipiche dell'isola. Un esempio particolare è la preparazione delle seadas, dolce simbolo della tradizione culinaria sarda, che richiede precisione nella lavorazione della pasta e nella scelta del formaggio per il ripieno.