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Abolizione Province: più sprechi che risparmi

Abolizione Province: più sprechi che risparmi
Abolizione Province: più sprechi che risparmi
Olbia.it

Pubblicato il 01 February 2012 alle 10:27

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Stop allademagogia, dall’abolizione delle Province infatti deriverebbero sprechi piuttosto che risparmi. Il Consiglio Provinciale in sessione straordinariaha approvato un ordine del giorno dell’Upi a difesa degli enti intermedi. Un'operazione “verità” rispetto a quanto è stato detto e quanto sta accadendo, stop alla demagogia che individua nell’abolizione degli enti provinciali la presunta causa degli sprechi del mondo della politica distogliendo l’attenzione dalle vere fonti di deficit dello Stato italiano.Oggi , il Consiglio provinciale, aperto in riunione straordinaria, in contemporanea con gli altri consigli provinciali del paese ha approvato l’ordine del giorno dell’Upi dal titolo molto significativo: “No all’Italia senza le Province”. Grande la partecipazione con sindaci e consiglieri regionali del territorio, si è discusso e fatto il punto. La Gallura vista la sua specificità deve restare a tutti i costi, c’è anche chi ha suggerito di chiedere lo status di zona speciale come avvenuto con le province di Trento e Bolzano. “Coltiviamo la speranza che con l'iniziativa dei Consigli provinciali si fermi questa ondata demagogica e populista mirata alla parte più debole – ha detto il presidente della ProvinciaFedele Sanciu -una serie di osservatori delle nostre realtà sociali, istituzionali ed economiche dicono che dall’abolizione delle Provincearriverebbero pochi risparmi e un maggiore aggravio dei costi. C'e un'ondata inarrestabile che va fermata perché ora si stanno infangando le istituzioni. Quella dioggi e' stata una giornata di buona politica, siamo dentro un buon percorso politico nazionale per la Gallura, siamo aperti alle riforme ma a quelle che rispondono ai bisogni veri della modernizzazione del paese e che danno risposte reali al territorio”. “Vorrei che i nostri concittadini si ricordassero quando eravamo accorpati a Sassari, estremamente distante dalla nostra città e dal nostro territorio - ha ricordato il sindaco di OlbiaGianni Giovannelli - All'epoca dimostrammo una grande unita'. Credo che i nostri concittadini sosterranno le ragioni per il mantenimento di questi assetti istituzionali, anche in vista degli sviluppi economicicoordinati dalla Provincia, che consentirebbero ai comuni di crescere in maniera armoniosa ed equilibrata. Olbia svolge un ruolo di attrazione, io attribuisco allaProvincia questo tipo di compito e vista anche l'intesa tra amministrazione provinciale e comunale credo che si possa svolgere bene quel ruolo di traino per tutta la Sardegna”. “La nostra provincia nasce per volontà di tutti i 26 comuni che hanno messo in piedi un progetto di territorio- ha aggiunto il sindaco di PadruAntonio Satta - La battaglia dei galluresi fu forte, fummo tutti uniti, è un grande patrimonio che non possiamo perdere. Dobbiamo dire a tutti che lo spreco delle risorse nelleprovince non esiste e questo lo dobbiamo far sapere alla gente, in maniera chiarae forte.I veri sprechi sono in regione ma questo non vien detto”. “Perdere la nostra provincia comporterebbe tante conseguenze negativea partiredalla Asl che verrebbe soppressa e ri-accorpata a Sassari che ci ha sempre trascurato – ha detto il consigliere regionale Renato Lai – porterò in Regione questa istanza,dobbiamo difendere una istituzione che e' fondamentale per il nostro territorio”. “Abbiamo impiegato anni per ottenerla ed ora in poche settimane vediamo vanificare questi sforzi. Per i piccoli comuni come il nostro il punto di riferimento e' la Provincia. Viva la Provincia quindi, no alla sua abolizione” - ha sottolineatoAngelo Pittorru sindaco di Sant’Antonio di Gallura- “qui otteniamo le risposte a qualsiasi problema”. Unica nota stonata il voto contrario del consigliere provinciale dell’IdvPierpaolo Spano. “Lasciato solo in questa scelta dall’altro consigliere dello stesso partito,Spano forse avrebbe fatto meglio a seguire l’esempio di molti consiglieri provinciali , in modo particolare quello del consigliere dell’Italia dei Valori di AvellinoAntonio Volpe che ha dato l’addio al suo partito , in contrasto con la richiesta del segretario nazionaleAntonio Di Pietro, di votare contro le province.