Olbia, 02 Aprile 2015 - È ancora emergenza per gli allevatori di bovini che si ritrovano ancora una volta con gli animali bloccati in stalla a causa dell’assenza della tubercolina. Test senza il quale è vietata la loro movimentazione. «
In Sardegna le dosi di tubercolina arrivano sempre in ritardo e con il contagocce per questioni burocratiche incomprensibili e ingiustificabili» è il commento del presidente della Coldiretti Sardegna
Battista Cualbu, infastidito da questo ennesimo ritardo. Da quando è stato introdotto l’obbligo del test è emergenza perenne per il settore bovino. «E
’ una situazione paradossale – secondo
Cualbu -.
C’è sempre carenza di queste dosi e obblighiamo gli allevatori a tenersi in ovile ed alimentare animali già venduti, per i quali spesso devono pagare anche delle penali perché non stanno rispettando i contratti di vendita». E come se non bastasse, se questi ritardi dovessero persistere «
si corre l’ulteriore rischio di perdere fette importanti di mercato perché gli acquirenti si rivolgeranno ad altri produttori».
«Purtroppo devo constatare scarsa organizzazione e mancanza di programmazione sia da parte dell’assessorato alla Sanità che del dipartimento veterinario responsabile del procedimento – sostiene
Battista Cualbu -.
Adesso bisogna mettere fine definitivamente a questa emergenza anche perché a fronte di una spesa irrisoria di 40mila euro (questo è il costo delle dosi di tubercolina) si sta azzoppando un intero settore».